venerdì 25 dicembre 2009
domenica 20 dicembre 2009
The Blind Side
Anno: 2009
Genere: Drama | Sport
Nazione: Usa
Lingua: English + Sub
Regista: John Lee Hancock
Cast: Sandra Bullock, Tim McGraw, Quinton Aaron, Kathy Bates
Durata: 128 min.
Imdb: Link [7.9]
La storia vera di Michael Oher, diciasettenne senzatetto rimasto orfano di padre e con madre dipendente dal crack, in un film ambientato nel mondo del football americano. Buoni sentimenti, una brava Sandra Bullock [nominata ai prossimi Golden Globe per questa parte] nel classico film sportivo per tutta la famiglia di stampo Usa. Per una serata piacevole senza particolari pretese ^___^
Il Film è tratto dal Best-Seller di Michael Lewis The Blind Side: Evolution of a Game.
Lawrence Taylor is the best defensive player in the NFL, and has been from the time he stepped onto the field as a rookie. He will also change the game of football as we know it.
...
Now, y'all would guess that more often than not, the highest paid player on an NFL team is the quarterback. And you'd be right.
What you probably don't know is that, more often than not, the second highest paid player is, thanks to Lawrence Taylor, a left tackle.
Because, as every housewife knows, the first check you write is for the mortgage, but the second is for the insurance. And the left tackle's job is to protect the quarterback form what he can't see coming.
To protect his blind side.
Ps: Lawrence Taylor che, ricordiamolo, interpretava Luther 'Shark' Lavay in Any Given Sunday.
Genere: Drama | Sport
Nazione: Usa
Lingua: English + Sub
Regista: John Lee Hancock
Cast: Sandra Bullock, Tim McGraw, Quinton Aaron, Kathy Bates
Durata: 128 min.
Imdb: Link [7.9]
La storia vera di Michael Oher, diciasettenne senzatetto rimasto orfano di padre e con madre dipendente dal crack, in un film ambientato nel mondo del football americano. Buoni sentimenti, una brava Sandra Bullock [nominata ai prossimi Golden Globe per questa parte] nel classico film sportivo per tutta la famiglia di stampo Usa. Per una serata piacevole senza particolari pretese ^___^
Il Film è tratto dal Best-Seller di Michael Lewis The Blind Side: Evolution of a Game.
Lawrence Taylor is the best defensive player in the NFL, and has been from the time he stepped onto the field as a rookie. He will also change the game of football as we know it.
...
Now, y'all would guess that more often than not, the highest paid player on an NFL team is the quarterback. And you'd be right.
What you probably don't know is that, more often than not, the second highest paid player is, thanks to Lawrence Taylor, a left tackle.
Because, as every housewife knows, the first check you write is for the mortgage, but the second is for the insurance. And the left tackle's job is to protect the quarterback form what he can't see coming.
To protect his blind side.
Ps: Lawrence Taylor che, ricordiamolo, interpretava Luther 'Shark' Lavay in Any Given Sunday.
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giovedì 10 dicembre 2009
Moon
di Duncan Jones [2009].
Moon è uscito lo scorso venerdì nei cinema italiani. Una decina di sale. 8 per la precisione. 8. Totale incassato nel weekend circa 10.000 euro. Meno di una macchina qualunque essa sia. Meno. L'altro Moon, quello di sponda vampiresca, il New Moon, ha ormai tranquillamente raggiunto i 20 Milioni. Ora, in un mondo perfetto questo non potrebbe succedere. In un mondo perfetto io non sarei qui a scrivere queste inutili righe e voi probabilmente sareste in sala. A vederlo questo Moon. Per fortuna non tutto è sempre perduto. Da amazon.co.uk, il BluRay vien 21 euro al cambio attuale [tasse e spedizione via corriere inclusa]. Quindi fatevi un regalo per natale inoltrando l'ordine e potendo così godere dell'algida bellezza dell'alta definizione. Link al prodotto.
Moon è l'opera prima di Duncan Jones. Un caso, o forse no, che sia figlio di David "Ziggy Stardust" Bowie. Un caso, o forse no, che il suo primo script sia ambientato nello spazio. Moon è figlio delle odissee kubrickiane [come GERTY lo è di HAL], di un cinema classico e senza tempo. Riporta linfa vitale ad un genere, quello dello Sci-Fi, che se si esclude Sunshine e in parte District 9, ha prodotto davvero poco, se non quasi nulla, negli ultimi anni. Difficile parlarne senza rivelare qualcosa di troppo sulla trama. Ma vi basti sapere che Moon è la riprova che con una grande idea, un buon attore [quel Sam Rockwell già ammirato in Joshua] e un ambientazione fredda e sospesa che sembra uscita da qualche progetto Nasa, si può produrre non solo un film valido, ma un'opera decisamente interessante, che riporta alla luce incessanti interrogativi sull'uomo, sulla scienza, su cosa sia lecito e cosa no, e su quanto, nonostante l'assenza di barriere, di spazio, di tempo, traboccante di solitudine sia l'epoca in cui viviamo, sperduti nel nostro proprio e infinito spazio di pensieri.
Girato in poche settimane, 5 milioni di Budget, Moon è in breve uno dei film più interessanti della stagione. Non un capolavoro, ovvio, ma un film che vale la pena di vedere. Dall'inzio alla fine. E riguardo ai distributori nostrani, beh, io manderei loro sulla luna ;D
Planet Earth is blue and there's nothing I can do.
Moon è uscito lo scorso venerdì nei cinema italiani. Una decina di sale. 8 per la precisione. 8. Totale incassato nel weekend circa 10.000 euro. Meno di una macchina qualunque essa sia. Meno. L'altro Moon, quello di sponda vampiresca, il New Moon, ha ormai tranquillamente raggiunto i 20 Milioni. Ora, in un mondo perfetto questo non potrebbe succedere. In un mondo perfetto io non sarei qui a scrivere queste inutili righe e voi probabilmente sareste in sala. A vederlo questo Moon. Per fortuna non tutto è sempre perduto. Da amazon.co.uk, il BluRay vien 21 euro al cambio attuale [tasse e spedizione via corriere inclusa]. Quindi fatevi un regalo per natale inoltrando l'ordine e potendo così godere dell'algida bellezza dell'alta definizione. Link al prodotto.
Moon è l'opera prima di Duncan Jones. Un caso, o forse no, che sia figlio di David "Ziggy Stardust" Bowie. Un caso, o forse no, che il suo primo script sia ambientato nello spazio. Moon è figlio delle odissee kubrickiane [come GERTY lo è di HAL], di un cinema classico e senza tempo. Riporta linfa vitale ad un genere, quello dello Sci-Fi, che se si esclude Sunshine e in parte District 9, ha prodotto davvero poco, se non quasi nulla, negli ultimi anni. Difficile parlarne senza rivelare qualcosa di troppo sulla trama. Ma vi basti sapere che Moon è la riprova che con una grande idea, un buon attore [quel Sam Rockwell già ammirato in Joshua] e un ambientazione fredda e sospesa che sembra uscita da qualche progetto Nasa, si può produrre non solo un film valido, ma un'opera decisamente interessante, che riporta alla luce incessanti interrogativi sull'uomo, sulla scienza, su cosa sia lecito e cosa no, e su quanto, nonostante l'assenza di barriere, di spazio, di tempo, traboccante di solitudine sia l'epoca in cui viviamo, sperduti nel nostro proprio e infinito spazio di pensieri.
Girato in poche settimane, 5 milioni di Budget, Moon è in breve uno dei film più interessanti della stagione. Non un capolavoro, ovvio, ma un film che vale la pena di vedere. Dall'inzio alla fine. E riguardo ai distributori nostrani, beh, io manderei loro sulla luna ;D
Planet Earth is blue and there's nothing I can do.
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giovedì 3 dicembre 2009
(500) Days of Summer
Genere: Commedia Romantica [atipica].
Regia: Marc Webb [proveniente dal mondo dei VideoClip] qui all'esordio.
Protagonisti: la stralunata ma personalmente sempre deliziosa Zooey Deschanel; Joseph Gordon-Levitt che ricorda [nel volto] il sempre rimpianto Heat.
Trailer: Internazionale.
# To die by your side is such a Heavenly way to die # [The Smiths "There is a Light that never goes Out" da The Queen Is Dead (1986)].
Arrivato da poco nella sale italiane, (500) Days of Summer era uno dei lungometraggi che più aspettavo in questo scorcio di fine 2oo9. Diciamo almeno fin dalla scorso giugno, dalla prima visione del trailer che, con quella Sweet Disposition [Temper Trap, gruppo australiano] di u2ica memoria, mi aveva subito incuriosito.
Ora, senza scendere nel dettaglio della trama [c'è Tom, c'è Summer e ... It's Love. It's not Santa Claus] e senza tanti giri di parole il Film diverte e risulta estremamente piacevole. Non è la solita commedia romantica. Casomai uno commedia romantica dei nostri tempi, un pò meno romantica, un pò più disillusa, forse persino cinica. Ma anche per questo dotata di un'inaspettata quanto rinfrescante sincerità che vien messa nero su bianco fin dall'inizio: "Questa non è una storia d'Amore" dice la voce fuori campo.
Certo non mancano le cose viste e riviste (la sorellina saggia, il gruppo di amici di vecchia data che fanno di tutto per rendersi ridicoli e sembrano usciti direttamente da qualche SerieTv anni 90') ma nel complesso non danno fastidio e sono facilmente perdonabili rispetto alle numerose chicche e momenti davvero azzeccati oltre alle spassose citazioni [il Settimo Sigillo, il Laureato e quell'aria quasi Alleniana che si respira a momenti (chi ha detto Io e Annie ?)].
A questo fa da cornice una notevole colonna sonora [sempre apprezzata] che oltre ai citati Smiths e Temper Trap, sfoggia Clash, Doves, Wolfmother, Belle & Sebastian, Simon & Garfunkel e molti altri che sicuramente dimentico.
In conclusione una pellicola che piacerà più o meno a tutti. Anche [e soprattuto] a coloro che "I don't actually feel comfortable being anyone's anything, you know".
Postilla finale: il consiglio è, ovviamente, sempre quello di riuscire a vederlo in lingua originale [segue motivazione pratica].
Il titolo originale, come detto, è (500) Days of Summer, tradotto in italiano in "500 Giorni Insieme". Ora, Summer è il nome della protagonista, che in Italiano non poteva, giustamente, essere insieme. Ed ecco che, colpo di genio italiota, Summer diventa Sole [roba da elementari, ma vabbè]. Così. a Caso.
Soprattuto quando [leggo] gli altri nomi son rimasti praticamente gli stessi. Quindi ora mi chiedo: Perchè ? Era forse un dramma mantenere Summer [un'altra Summer era quella di OC e non mi sembra nessuno si sia strappato i capelli per questo] ? Anche e soprattutto in relazione al fatto che, pur vedendo il Film di sfuggita, appare evidente come (il nome) Summer (e la scelta di questo) sia funzionale alla storia stessa (non entro nel dettaglio per evitare spoiler, ma vedendolo capirete). Non resta quindi che dire: ennesimo ed evitabilissimo EPIC FAIL =___=''
- What, hum job? Hand job?
- Man, no. No jobs. I'm still unemployed.
[Chissà questa com'è stata resa in italiano ;D]
Regia: Marc Webb [proveniente dal mondo dei VideoClip] qui all'esordio.
Protagonisti: la stralunata ma personalmente sempre deliziosa Zooey Deschanel; Joseph Gordon-Levitt che ricorda [nel volto] il sempre rimpianto Heat.
Trailer: Internazionale.
# To die by your side is such a Heavenly way to die # [The Smiths "There is a Light that never goes Out" da The Queen Is Dead (1986)].
Arrivato da poco nella sale italiane, (500) Days of Summer era uno dei lungometraggi che più aspettavo in questo scorcio di fine 2oo9. Diciamo almeno fin dalla scorso giugno, dalla prima visione del trailer che, con quella Sweet Disposition [Temper Trap, gruppo australiano] di u2ica memoria, mi aveva subito incuriosito.
Ora, senza scendere nel dettaglio della trama [c'è Tom, c'è Summer e ... It's Love. It's not Santa Claus] e senza tanti giri di parole il Film diverte e risulta estremamente piacevole. Non è la solita commedia romantica. Casomai uno commedia romantica dei nostri tempi, un pò meno romantica, un pò più disillusa, forse persino cinica. Ma anche per questo dotata di un'inaspettata quanto rinfrescante sincerità che vien messa nero su bianco fin dall'inizio: "Questa non è una storia d'Amore" dice la voce fuori campo.
Certo non mancano le cose viste e riviste (la sorellina saggia, il gruppo di amici di vecchia data che fanno di tutto per rendersi ridicoli e sembrano usciti direttamente da qualche SerieTv anni 90') ma nel complesso non danno fastidio e sono facilmente perdonabili rispetto alle numerose chicche e momenti davvero azzeccati oltre alle spassose citazioni [il Settimo Sigillo, il Laureato e quell'aria quasi Alleniana che si respira a momenti (chi ha detto Io e Annie ?)].
A questo fa da cornice una notevole colonna sonora [sempre apprezzata] che oltre ai citati Smiths e Temper Trap, sfoggia Clash, Doves, Wolfmother, Belle & Sebastian, Simon & Garfunkel e molti altri che sicuramente dimentico.
In conclusione una pellicola che piacerà più o meno a tutti. Anche [e soprattuto] a coloro che "I don't actually feel comfortable being anyone's anything, you know".
Postilla finale: il consiglio è, ovviamente, sempre quello di riuscire a vederlo in lingua originale [segue motivazione pratica].
Il titolo originale, come detto, è (500) Days of Summer, tradotto in italiano in "500 Giorni Insieme". Ora, Summer è il nome della protagonista, che in Italiano non poteva, giustamente, essere insieme. Ed ecco che, colpo di genio italiota, Summer diventa Sole [roba da elementari, ma vabbè]. Così. a Caso.
Soprattuto quando [leggo] gli altri nomi son rimasti praticamente gli stessi. Quindi ora mi chiedo: Perchè ? Era forse un dramma mantenere Summer [un'altra Summer era quella di OC e non mi sembra nessuno si sia strappato i capelli per questo] ? Anche e soprattutto in relazione al fatto che, pur vedendo il Film di sfuggita, appare evidente come (il nome) Summer (e la scelta di questo) sia funzionale alla storia stessa (non entro nel dettaglio per evitare spoiler, ma vedendolo capirete). Non resta quindi che dire: ennesimo ed evitabilissimo EPIC FAIL =___=''
- What, hum job? Hand job?
- Man, no. No jobs. I'm still unemployed.
[Chissà questa com'è stata resa in italiano ;D]
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lunedì 30 novembre 2009
Ignorance Is Bliss
We pretty much do. Our egos want us to think we're all snowflakes.
No two alike, but really we all want the same things.
Love, forgiveness...Chocolate ^_^
No two alike, but really we all want the same things.
Love, forgiveness...Chocolate ^_^
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venerdì 20 novembre 2009
The Horrors @ Flog [Firenze 19.11.2oo9]
Dopo aver consumato "Primary Colours", ottimo disco sophomore dell'enigmatica band dell’Essex, gli Horrors approdano in Italia per una serie di 4 concerti, di cui uno a due passi da casa. Movies on The Radio se li poteva forse perdere ? Ovvio che no :)
La location fiorentina scelta è quella della Flog, già casa di molte esibizioni di gruppetti più o meno lanciati del panorama nazionale e internazionale. Una Location che, alla mia terza presenza, si conferma sì interessante, ma acusticamente pessima [e su questo tornerò più avanti].
Aprono le danze tali Gliss, trio americano che sta promuovendo il nuovo [il terzo] lavoro: "Devotion Implosion". Sicuramente qualcosa non funziona a dovere [come audio] e si sente. Faranno 5/6 pezzi e, particolarità, andranno ad alternarsi ad uno ad uno alla batteria. La bassista bionda, Victoria Cecilia, è ovviamente il pezzo forte della setList [cmq. non malvagia]. Mi riservo di stilare un giudizio più preciso sulla band dopo aver sentito il disco che ho provveduto a comprare allo stand a fine concerto [anche per scambiare due parole due con la stessa bassista bionda di cui sopra ^__^].
Gli Horrors, vuoi per ritardo con cui la gente è affluita, vuoi per la band supporto, arrivano sul palco solo verso le 23. E suoneranno per circa 75 minuti lungo 12/15 canzoni [encore incluso]. La differenza [rispetto ai Gliss], sia come strumentazione, sia come impatto sonoro che come presenza scenica, si avverte subito. Viene suonato tutto Primary Colours, con qualche incursione sui pezzi vecchi, più tirati da un lato [pogo finale del pubblico] ma al contempo, imho, decisamente inferiori al nuovo materiale. Il momento migliore, per chi scrive, è rappresentato dal trittico: Scarlet Fields, I only Think of u, Whole new Way [il singolo di questo periodo, presente solo nella versione giappo di P.Colours]. Fondamentalmente i tre pezzi "lenti" o cmq. meno "rumorosi". E qui mi lego al discordo iniziale sulla qualità acustica della Location. Purtroppo, la Flog, forse per la sua stessa conformazione, forse per i volumi sparati [troppo] a tutta, porta ad un impasto in cui gli strumenti e la voce si sovrappongono in un magma sonoro decisamente poco distinguibile. E gli Horrors, che del revival JoyDivisioniano unito a schegge shoegaze fatte di chitarre e tastiere riverberate ed effettate fanno il loro punto di forza, ne vengono decisamente penalizzati.
E' un peccato sentire [o non sentire] una band in questa condizione. Davvero. E nonostante questo, la prova è in ogni caso positiva confermando quanto di buono era emerso da recensioni specializzate e dall'ultimo Lp datato 2oo9.
Menzione speciale per il frontman della band, al secolo Faris Badwan. Tanto animale da palco, quanto timidone, gentile e affabile quando è arrivato verso le una allo stand dei Gliss. Si è fermato è parlare con tutti, firmando autografi e facendosi fotografare con chiunque lo chiedesse. Davvero una piacevole e inaspettata sorpresa a termine di una bella serata ^___^
La location fiorentina scelta è quella della Flog, già casa di molte esibizioni di gruppetti più o meno lanciati del panorama nazionale e internazionale. Una Location che, alla mia terza presenza, si conferma sì interessante, ma acusticamente pessima [e su questo tornerò più avanti].
Aprono le danze tali Gliss, trio americano che sta promuovendo il nuovo [il terzo] lavoro: "Devotion Implosion". Sicuramente qualcosa non funziona a dovere [come audio] e si sente. Faranno 5/6 pezzi e, particolarità, andranno ad alternarsi ad uno ad uno alla batteria. La bassista bionda, Victoria Cecilia, è ovviamente il pezzo forte della setList [cmq. non malvagia]. Mi riservo di stilare un giudizio più preciso sulla band dopo aver sentito il disco che ho provveduto a comprare allo stand a fine concerto [anche per scambiare due parole due con la stessa bassista bionda di cui sopra ^__^].
Gli Horrors, vuoi per ritardo con cui la gente è affluita, vuoi per la band supporto, arrivano sul palco solo verso le 23. E suoneranno per circa 75 minuti lungo 12/15 canzoni [encore incluso]. La differenza [rispetto ai Gliss], sia come strumentazione, sia come impatto sonoro che come presenza scenica, si avverte subito. Viene suonato tutto Primary Colours, con qualche incursione sui pezzi vecchi, più tirati da un lato [pogo finale del pubblico] ma al contempo, imho, decisamente inferiori al nuovo materiale. Il momento migliore, per chi scrive, è rappresentato dal trittico: Scarlet Fields, I only Think of u, Whole new Way [il singolo di questo periodo, presente solo nella versione giappo di P.Colours]. Fondamentalmente i tre pezzi "lenti" o cmq. meno "rumorosi". E qui mi lego al discordo iniziale sulla qualità acustica della Location. Purtroppo, la Flog, forse per la sua stessa conformazione, forse per i volumi sparati [troppo] a tutta, porta ad un impasto in cui gli strumenti e la voce si sovrappongono in un magma sonoro decisamente poco distinguibile. E gli Horrors, che del revival JoyDivisioniano unito a schegge shoegaze fatte di chitarre e tastiere riverberate ed effettate fanno il loro punto di forza, ne vengono decisamente penalizzati.
E' un peccato sentire [o non sentire] una band in questa condizione. Davvero. E nonostante questo, la prova è in ogni caso positiva confermando quanto di buono era emerso da recensioni specializzate e dall'ultimo Lp datato 2oo9.
Menzione speciale per il frontman della band, al secolo Faris Badwan. Tanto animale da palco, quanto timidone, gentile e affabile quando è arrivato verso le una allo stand dei Gliss. Si è fermato è parlare con tutti, firmando autografi e facendosi fotografare con chiunque lo chiedesse. Davvero una piacevole e inaspettata sorpresa a termine di una bella serata ^___^
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sabato 29 agosto 2009
In Mezzo Scorre il Fiume
Sai, ricordo una vita fa, quando ero poco più alto di un metro e mezzo e pesavo al massimo 45 chili. Di quel periodo ricordo le estati spensierate, gli amici per la pelle, le uscite in bicicletta, i cartoni alla tv, i primi allenamenti e le partite di pallone. Ricordo in particolare quelle mattine in cui la sveglia suonava verso le 4. Le Canne, le esche, le lenze preparate il giorno prima. Ricordo quel silenzio, l'albeggiare, il profumo del fiume ancora addormentato. Non si parlava mai molto, non era necessario farlo. Giusto un cenno d'intesa, o un sorriso. E quando un pesce abboccava, era sempre una festa. Come quel giorno in cui non portammo la macchina fotografica. Forse la nostra pescata più bella. La Frizione del mulinello, gli ami e le scatole di Mais. Di quel giorno ogni tanto si (ri)parlava, come se fossimo rimasti su quella riva, insieme, ancora a distanza di anni. Come se una parte di noi, si fosse fermata, lì, in quell'istante, in pace con se stessa, in pace con il mondo.
Oggi ripensare a quel momento, qui, in questa stanza vuota che ricorda tutto di allora, mi fa uno strano effetto. E' come se all'improvviso fossi per sempre separato da qualcosa.
Hai sempre voluto far tutto a modo tuo. Allora non capivo, e in parte nemmeno adesso. Ma di quello che sono oggi, di quello che sono diventato nel tempo, una parte importante è sicuramente figlia di quel periodo, di questa nostra strana complicità.
Avrei solo voluto avere più tempo, avrei voluto fare di più, avrei voluto avere la possibilità di una nuova mattinata insieme. Solo noi. E il fiume.
Dio, quanto la vorrei adesso.
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domenica 5 luglio 2009
martedì 23 giugno 2009
Happy Songs For Happy People
01. Secret Machines - Alone Jealous & Stoned (2oo6)
02. Mercury Rev - Holes (1998)
03. Stateless - Bloodstream (2oo7)
04. Bat For Lashes - Sad Eyes (2oo7)
05. Blur - Battery in Your Leg (2oo3)
06. Riceboy Sleeps - Happiness (2oo9)
07. Epic45 - Summers First Breath (2oo7)
08. Mogwai - Emergency Trap (2oo6)
09. The Smashing Pumpkins - Home (2ooo)
10. Mogwai - Kids Will Be Skeletons (2oo3)
02. Mercury Rev - Holes (1998)
03. Stateless - Bloodstream (2oo7)
04. Bat For Lashes - Sad Eyes (2oo7)
05. Blur - Battery in Your Leg (2oo3)
06. Riceboy Sleeps - Happiness (2oo9)
07. Epic45 - Summers First Breath (2oo7)
08. Mogwai - Emergency Trap (2oo6)
09. The Smashing Pumpkins - Home (2ooo)
10. Mogwai - Kids Will Be Skeletons (2oo3)
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domenica 14 giugno 2009
Tv Series 08/09: Parte Quarta...
Continua senza sosta il Recap della stagione TV Usa 2oo8/2oo9. Chi sale, chi scende. Conferme, scoperte, delusioni, in questa quarta [e sicuramente non ultima] parte della panoramica dedicata alla passata stagione Tv. Here we Go ^___^
Breaking Bad Season 2 [13 Ep.]
Parlare della seconda stagione di Breaking Bad non è facilissimo. Perchè da serie molto promettente qual'era nella stagione numero uno, beh adesso, si è andati decisamente Oltre. Breaking Bad è [ era ?] la storia di un uomo che, messo di fronte ad un' inappellabile uscita di scena, si aggrappa con tutte le forze alla vita, intraprendendo un percorso che piano piano lo porterà ad un finale di seconda stagione in cui limiti che sembravano inimmaginabili vengono varcati con lucidità e freddezza spaventosi. Breaking Bad è un serial potente, fotografato magnificamente, e che può permettersi, a differenza di tanti altri show televisivi, di divertirsi anche con puntate che parlano del nulla. E nonostante questo rimanere credibile riuscendo a mentere alto l'interesse dello spettatore. Il timido e tranquillo professore di chimica, Walter WhiTe, è una delle cose più affascinanti di questa stagione e quindi vi consiglio caldamente, se già non lo avete fatto, di recuperare la prima e questa seconda Season in attesa della terza già confermata. Non ve ne pentirete ;)
Life Season 1+2 [11+21 Ep.]
Well, da dove partire....? beh, ovviamente (?) dalla fine. La terza stagione di Life non ci sarà. Il serial finisce qui. Dopo una trentina di episodi, alcune grande citazione [WuB per il Cd del Mastro ZeN], e un personaggio, Charlie Crews, di cui effettivamente avrei voluto sapere qualcosa di più. Perchè tuttosommato a Life non mancava (quasi) nulla. Una buona storia [incarcerato per un crimine non commesso], una buona chemistry tra i protagonisti [e la bella Dani Reese], e dei casi settimanali interessanti. Quindi è un vero peccato salutare quando avevamo appena iniziato a fare due chiacchere. Buonafortuna detective, ovunque tu vada ;)
90210 Season 1 [24 Ep.]
Mettiamolo subito in chiaro: il remake di 90210, la versione dopata di Oc e Gossip Girl, l'ultima evoluzione del Teen Drama, è una trashata senza precedenti. Fa ridere i polli. Come direbbero in Usa: It sucks. E' proprio concettualmente sbagliato, a partire dal titolo [perchè scomodare i ricordi di quello che fu il primo e solo 90210 ?]. Goffo, recitato con i piedi, volgare, assurdo, plastificato in una parola. Ah, si salva giusto la sigla iniziale. Eppure, nonostante questo, sono riuscito a vederne un'intera stagione. Perchè (?), mi domando. Masochismo? Nu, la risposta è estremamente più semplice: infondo, è divertente. Talmente paradossale, talmente senza senso [e basta il dragone nel Season Finale per rendersene conto (che sia arte questa?)] che ci scappa pure qualche risata: ma come non può essere una SitCom questa ? Cosa si sono fumati gli sceneggiatori (sceneggiatori ?) ?. Tuttavia, a differenza dell'ultima stagione di Gossip Girl [di cui forse non avrò il coraggio di parlare], almeno 90210 non si prende mai su serio e procede senza il minimo ritegno. Senza dare mai l'impressione di preoccuparsi di ciò. Anzi crogiolandosi in questo mondo sotto sopra, dove sembra non esistere tempo, scaldati da un sole che assomiglia tanto ad una lampada. So, in conclusione, bocciato ma con affetto e un sorriso sul volto. E c'è pure chi aveva il coraggio di lamentarsi di Veronica Mars [Rob Thomas salvaci tu...] LoL >.<
Ps: Gnomi [Naomi]. No, dico, Gnomi. Ne vogliamo parlare ? :-] Naaaa, magari la prossima volta :-P
Breaking Bad Season 2 [13 Ep.]
Parlare della seconda stagione di Breaking Bad non è facilissimo. Perchè da serie molto promettente qual'era nella stagione numero uno, beh adesso, si è andati decisamente Oltre. Breaking Bad è [ era ?] la storia di un uomo che, messo di fronte ad un' inappellabile uscita di scena, si aggrappa con tutte le forze alla vita, intraprendendo un percorso che piano piano lo porterà ad un finale di seconda stagione in cui limiti che sembravano inimmaginabili vengono varcati con lucidità e freddezza spaventosi. Breaking Bad è un serial potente, fotografato magnificamente, e che può permettersi, a differenza di tanti altri show televisivi, di divertirsi anche con puntate che parlano del nulla. E nonostante questo rimanere credibile riuscendo a mentere alto l'interesse dello spettatore. Il timido e tranquillo professore di chimica, Walter WhiTe, è una delle cose più affascinanti di questa stagione e quindi vi consiglio caldamente, se già non lo avete fatto, di recuperare la prima e questa seconda Season in attesa della terza già confermata. Non ve ne pentirete ;)
Life Season 1+2 [11+21 Ep.]
Well, da dove partire....? beh, ovviamente (?) dalla fine. La terza stagione di Life non ci sarà. Il serial finisce qui. Dopo una trentina di episodi, alcune grande citazione [WuB per il Cd del Mastro ZeN], e un personaggio, Charlie Crews, di cui effettivamente avrei voluto sapere qualcosa di più. Perchè tuttosommato a Life non mancava (quasi) nulla. Una buona storia [incarcerato per un crimine non commesso], una buona chemistry tra i protagonisti [e la bella Dani Reese], e dei casi settimanali interessanti. Quindi è un vero peccato salutare quando avevamo appena iniziato a fare due chiacchere. Buonafortuna detective, ovunque tu vada ;)
90210 Season 1 [24 Ep.]
Mettiamolo subito in chiaro: il remake di 90210, la versione dopata di Oc e Gossip Girl, l'ultima evoluzione del Teen Drama, è una trashata senza precedenti. Fa ridere i polli. Come direbbero in Usa: It sucks. E' proprio concettualmente sbagliato, a partire dal titolo [perchè scomodare i ricordi di quello che fu il primo e solo 90210 ?]. Goffo, recitato con i piedi, volgare, assurdo, plastificato in una parola. Ah, si salva giusto la sigla iniziale. Eppure, nonostante questo, sono riuscito a vederne un'intera stagione. Perchè (?), mi domando. Masochismo? Nu, la risposta è estremamente più semplice: infondo, è divertente. Talmente paradossale, talmente senza senso [e basta il dragone nel Season Finale per rendersene conto (che sia arte questa?)] che ci scappa pure qualche risata: ma come non può essere una SitCom questa ? Cosa si sono fumati gli sceneggiatori (sceneggiatori ?) ?. Tuttavia, a differenza dell'ultima stagione di Gossip Girl [di cui forse non avrò il coraggio di parlare], almeno 90210 non si prende mai su serio e procede senza il minimo ritegno. Senza dare mai l'impressione di preoccuparsi di ciò. Anzi crogiolandosi in questo mondo sotto sopra, dove sembra non esistere tempo, scaldati da un sole che assomiglia tanto ad una lampada. So, in conclusione, bocciato ma con affetto e un sorriso sul volto. E c'è pure chi aveva il coraggio di lamentarsi di Veronica Mars [Rob Thomas salvaci tu...] LoL >.<
Ps: Gnomi [Naomi]. No, dico, Gnomi. Ne vogliamo parlare ? :-] Naaaa, magari la prossima volta :-P
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martedì 2 giugno 2009
Tv Series 08/09: Parte Terza...
Il borsino dei Serial, Stagione 2oo8/2oo9 (Usa). Chi sale, chi scende. Conferme, scoperte, delusioni, in questa terza parte della panoramica dedicata alla passata stagione Tv.
Dunque, si parte :)
Fringe Season 1 [20 Ep.]
Piacevole novità questo Fringe. JJ.Abrams che ci regala un X-Files moderno, per riassumere il tutto in due parole. Dopo un Pilot dannatamente cinematografico, e dopo qualche passaggio a vuoto [di troppo], dovuto soprattuto all'impostazione iniziale da "risoluzione del caso della settimana", la serie, abbracciando uno sviluppo più orizzontale della trama, è andata in crescendo, facendo l'atteso salto di qualità verso metà stagione fino allo strepitoso season finale [ultimi 5 minuti in pieno stile Lost]. In conclusione una stagione positiva, che ha saputo imparare dai proprio errori e migliorare. Non ci resta che attendere impazientemente settembre ^__^
The Big Bang Theory Season 2 [23 Ep.]
Season superiore [inaspettatamente] alla prima. Mai noiosa. A tratti Geniale [Lacrime LoLLose sui passaggi dell' Acoustic Sweet Spot o sul We are not here 2 Kill Batman]. E adesso si shippera davvero Penny [Penny ! Penny ! Penny ! Penny !] con Leonard. Imperdibile per Nerds e non ;D
Chuck Season 2 [22 Ep.]
A dispetto della mia stanca dopo i primi episodi, la nuova [e per fortuna non ultima] stagione di Chuck, l'altra metà [quella che ancora non manda tutto in vacca] di Josh Schwartz, si è rilevata divertente come e più del solito. Un salto al Buymore si fa sempre volentieri :)
24 Season 7 [24 Ep.]
Dopo un anno di pausa, l'atteso ritorno di Jack Bauer. Una buona stagione, preceduta da film Tv [Redemption], con un grandissimo protagonista [che non è Jack] e una new entry interessante [Renee Walker]. Tutto in sospeso fino all'ottava stagione che non mancherò di seguire.
We live in complex times, Mr. Bauer.
Nothing is black-and-white.
But I do know this:
I see before me a man...
with all his flaws...
and all his goodness.
Simply a man.
Dunque, si parte :)
Fringe Season 1 [20 Ep.]
Piacevole novità questo Fringe. JJ.Abrams che ci regala un X-Files moderno, per riassumere il tutto in due parole. Dopo un Pilot dannatamente cinematografico, e dopo qualche passaggio a vuoto [di troppo], dovuto soprattuto all'impostazione iniziale da "risoluzione del caso della settimana", la serie, abbracciando uno sviluppo più orizzontale della trama, è andata in crescendo, facendo l'atteso salto di qualità verso metà stagione fino allo strepitoso season finale [ultimi 5 minuti in pieno stile Lost]. In conclusione una stagione positiva, che ha saputo imparare dai proprio errori e migliorare. Non ci resta che attendere impazientemente settembre ^__^
The Big Bang Theory Season 2 [23 Ep.]
Season superiore [inaspettatamente] alla prima. Mai noiosa. A tratti Geniale [Lacrime LoLLose sui passaggi dell' Acoustic Sweet Spot o sul We are not here 2 Kill Batman]. E adesso si shippera davvero Penny [Penny ! Penny ! Penny ! Penny !] con Leonard. Imperdibile per Nerds e non ;D
Chuck Season 2 [22 Ep.]
A dispetto della mia stanca dopo i primi episodi, la nuova [e per fortuna non ultima] stagione di Chuck, l'altra metà [quella che ancora non manda tutto in vacca] di Josh Schwartz, si è rilevata divertente come e più del solito. Un salto al Buymore si fa sempre volentieri :)
24 Season 7 [24 Ep.]
Dopo un anno di pausa, l'atteso ritorno di Jack Bauer. Una buona stagione, preceduta da film Tv [Redemption], con un grandissimo protagonista [che non è Jack] e una new entry interessante [Renee Walker]. Tutto in sospeso fino all'ottava stagione che non mancherò di seguire.
We live in complex times, Mr. Bauer.
Nothing is black-and-white.
But I do know this:
I see before me a man...
with all his flaws...
and all his goodness.
Simply a man.
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sabato 23 maggio 2009
Tv Series 08/09: Parte Seconda...
Il borsino dei Serial, Stagione 2oo8/2oo9 (Usa). Chi sale, chi scende. Conferme, scoperte, delusioni, in questa seconda parte della panoramica dedicata alla stagione Tv ormai praticamente conclusa.
Dunque, si parte :)
Prison Break Season 4 [22 Ep.]
Quando qualcosa si avvicina alla sua conclusione, quando qualcosa termina, si tende a fare un bilancio del suo percorso. Per Prison Break, giunto al Series Finale [bassi ascolti, ma anche una storia che ha già ampiamente detto tutto quello che aveva in mente], questo bilancio sembrava già segnato all'inizio di questa quarta stagione: finito ancor prima di esserlo sul serio. Questo a causa soprattutto di una terza stagione mediamente sottotono, e di un format, che ormai conservava solo il nome di quello che era stato all'inizio. Nonostante questo approccio scettico, la stagione ha comunque ingranato, riuscendo in ogni caso a tirare le fila di tutte le storie rimaste in sospeso a lungo. Così che il finale risulta un omaggio dovuto a tutti quei personaggi che ci hanno tenuto compagnia per quattro anni. Un saluto che va in particolare a Michael Scofield: una mente geniale che in ogni caso ci mancherà. See u in another Life, Brotha ;)
Heroes Volume 3 "Villains" [13 Ep.]
Se fare meglio della seconda stagione [disastro] era quantomeno scontato, fare bene non lo era altrettanto. La sensazione che ho avuto da questo Villains è la stata la stessa che ho provato vedendo la prima parte della quinta stagione di Nip&Tuck: riempire la storia, riempirla fino all'orlo di tutto quello che fosse possibile per nascondere una grave mancanza, quella di un filo conduttore che sembra definitivamente scomparso. Cosa rimane alla fine ? poco o nulla. Come dice il detto, il troppo stroppia :-|
Nip&Tuck Season 5 [2^nd Half] [8 Ep.]
In questa seconda parte di stagione [la penultima ahimè] è tornato "l'equilibrio" che era mancato per tutta la prima metà. Alcuni Episodi sono oggettivamente al livello dei migliori delle prime due season. Un buon Lavoro di recupero insomma [la partenza di Julia ha dato i suoi frutti]. E nonostante l'età [cinque stagioni sono molte] il Serial ha sempre un certo fascino. Merito soprattuto degli amici di sempre Sean & Cristian, che dopo tutto, alla fine del giro di giostra, sono sempre lì, l'uno per l'altro. See ya in January 2010 ;)
House M.D. Season 5 [24 Ep.]
Stagione che si apre e si chiude in maniera analoga. Di mezzo episodi in pieno stile House, House che continua a non stancare arrivato alla quinta stagione, seppure, ormai, il quadro sia talmente oliato da risultare scontato (?). E', come da tradizione, nel corso delle ultime puntate che le cose si fanno più interessanti con almeno tre situazioni decise a cambiare le carte in tavola per il prossimo futuro. Season Finale, se non spoilerati, come sempre eccelsa. Appuntamento fisso.
Dunque, si parte :)
Prison Break Season 4 [22 Ep.]
Quando qualcosa si avvicina alla sua conclusione, quando qualcosa termina, si tende a fare un bilancio del suo percorso. Per Prison Break, giunto al Series Finale [bassi ascolti, ma anche una storia che ha già ampiamente detto tutto quello che aveva in mente], questo bilancio sembrava già segnato all'inizio di questa quarta stagione: finito ancor prima di esserlo sul serio. Questo a causa soprattutto di una terza stagione mediamente sottotono, e di un format, che ormai conservava solo il nome di quello che era stato all'inizio. Nonostante questo approccio scettico, la stagione ha comunque ingranato, riuscendo in ogni caso a tirare le fila di tutte le storie rimaste in sospeso a lungo. Così che il finale risulta un omaggio dovuto a tutti quei personaggi che ci hanno tenuto compagnia per quattro anni. Un saluto che va in particolare a Michael Scofield: una mente geniale che in ogni caso ci mancherà. See u in another Life, Brotha ;)
Heroes Volume 3 "Villains" [13 Ep.]
Se fare meglio della seconda stagione [disastro] era quantomeno scontato, fare bene non lo era altrettanto. La sensazione che ho avuto da questo Villains è la stata la stessa che ho provato vedendo la prima parte della quinta stagione di Nip&Tuck: riempire la storia, riempirla fino all'orlo di tutto quello che fosse possibile per nascondere una grave mancanza, quella di un filo conduttore che sembra definitivamente scomparso. Cosa rimane alla fine ? poco o nulla. Come dice il detto, il troppo stroppia :-|
Nip&Tuck Season 5 [2^nd Half] [8 Ep.]
In questa seconda parte di stagione [la penultima ahimè] è tornato "l'equilibrio" che era mancato per tutta la prima metà. Alcuni Episodi sono oggettivamente al livello dei migliori delle prime due season. Un buon Lavoro di recupero insomma [la partenza di Julia ha dato i suoi frutti]. E nonostante l'età [cinque stagioni sono molte] il Serial ha sempre un certo fascino. Merito soprattuto degli amici di sempre Sean & Cristian, che dopo tutto, alla fine del giro di giostra, sono sempre lì, l'uno per l'altro. See ya in January 2010 ;)
House M.D. Season 5 [24 Ep.]
Stagione che si apre e si chiude in maniera analoga. Di mezzo episodi in pieno stile House, House che continua a non stancare arrivato alla quinta stagione, seppure, ormai, il quadro sia talmente oliato da risultare scontato (?). E', come da tradizione, nel corso delle ultime puntate che le cose si fanno più interessanti con almeno tre situazioni decise a cambiare le carte in tavola per il prossimo futuro. Season Finale, se non spoilerati, come sempre eccelsa. Appuntamento fisso.
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lunedì 13 aprile 2009
Tv Series 08/09: Parte Prima...
Puntuale come un orologio svizzero, con l'avvicinarsi di Maggio e i vari finali di stagione per le serieTv di quest'annata, ecco tornare il Borsino dei Serial [Usa]. Tra delusioni inattese, nuove scoperte e felici sorprese ^___^
Breaking Bad Season 1 [7 Ep.]
Yo Man !
Cosa faresti se un giorno dovessi scoprire che è giunta la tua ora ? Quale sarebbe il tuo primo pensiero ? Quali le priorità ? daresti di matto o in qualche modo tenteresti di tenere sotto controllo la situazione ?
Questa l'idea che sta alla base di Breaking Bad, serial quantomeno particolare e decisamente affascinante, vincitore di ben due Grammy (sceneggiatore e protagonosta principale). 7 Episodi da vedere tutti d'un fiato prima di buttarsi a capo fitto nella nuova stagione già in onda da qualche settimana. Una sorpresa esplosiva !
Dexter Season 3 [12 Ep.]
Diciamo la verità, dopo due stagione fucking brilliant, un concept così particolare ed unico, un protagonista meticoloso, paradossale, in continua evoluzione, anche solo avvicinarsi a quel livello di perfezione sarebbe stato arduo. Un cerchio si era chiuso. Così, iniziando a tratteggiare uno nuovo, qualcosa è andato storto. Il risultato è una stagione sì valida, ma con un finale stiracchiatissimo e tirato per i capelli. Laddove prima si era scavato così tanto nell'oscurità, adesso sembra tutto rimanere in superficie, alla luce del sole. Decisamente un peccato, viste le (provate) potenzialità dello Show. E se è praticamente certo il rinnovo per altre due seasons, beh, dobbiamo solo sperare che si torni al passato. Di certo, non sarà facile :(
Terminator: Sarah Connors Cronichles Season 2 [22 Ep.]
Nel momento in cui, da più parti, si rincorrono voci che attestano la quasi sicura cancellazione della serie, il Season finale di Sarah Connors chiude alla grande un'ottima stagione. Certo, alcuni episodi [quelli del post Hatius] sono dimenticabili [ma è anche vero che inizialmente non erano previsti], tuttavia i picchi li sovrastano e superano in numero abbondante. E dopo una prima stagione buona ma non così buona, non pensavo che il livello generale si sarebbe innalzato a tal punto. Perchè alla fine, TTSCC non è una serie Sci-Fi, ma poggia sul genere per sollevare interrogativi senza tempo. Le macchine [il metallo] e gli uomini. Un "I love u" che corre tra passato, presente e futuro. Il destino [no faith]. E ovviamente "We all die, we all die for u, John". Bella, davvero bella, la citazione ai due film [in particolare al T2] nel finale. In attesa di vedere T4 al cinema il prossimo giugno, è certo che l'addio [si dovranno attendere gli UpFronts di Maggio per la conferma ufficiale] della serie lascerà un bel posto vuoto. A chi, come me, continua a sperare in una season 3, consiglio la visione di questo splendido video [made with Sony Vegas 8], ma solo, e ripeto solo, dopo aver finito di vedere questa seconda stagione [contiene spoiler belli grossi]: Link.
Breaking Bad Season 1 [7 Ep.]
Yo Man !
Cosa faresti se un giorno dovessi scoprire che è giunta la tua ora ? Quale sarebbe il tuo primo pensiero ? Quali le priorità ? daresti di matto o in qualche modo tenteresti di tenere sotto controllo la situazione ?
Questa l'idea che sta alla base di Breaking Bad, serial quantomeno particolare e decisamente affascinante, vincitore di ben due Grammy (sceneggiatore e protagonosta principale). 7 Episodi da vedere tutti d'un fiato prima di buttarsi a capo fitto nella nuova stagione già in onda da qualche settimana. Una sorpresa esplosiva !
Dexter Season 3 [12 Ep.]
Diciamo la verità, dopo due stagione fucking brilliant, un concept così particolare ed unico, un protagonista meticoloso, paradossale, in continua evoluzione, anche solo avvicinarsi a quel livello di perfezione sarebbe stato arduo. Un cerchio si era chiuso. Così, iniziando a tratteggiare uno nuovo, qualcosa è andato storto. Il risultato è una stagione sì valida, ma con un finale stiracchiatissimo e tirato per i capelli. Laddove prima si era scavato così tanto nell'oscurità, adesso sembra tutto rimanere in superficie, alla luce del sole. Decisamente un peccato, viste le (provate) potenzialità dello Show. E se è praticamente certo il rinnovo per altre due seasons, beh, dobbiamo solo sperare che si torni al passato. Di certo, non sarà facile :(
Terminator: Sarah Connors Cronichles Season 2 [22 Ep.]
Nel momento in cui, da più parti, si rincorrono voci che attestano la quasi sicura cancellazione della serie, il Season finale di Sarah Connors chiude alla grande un'ottima stagione. Certo, alcuni episodi [quelli del post Hatius] sono dimenticabili [ma è anche vero che inizialmente non erano previsti], tuttavia i picchi li sovrastano e superano in numero abbondante. E dopo una prima stagione buona ma non così buona, non pensavo che il livello generale si sarebbe innalzato a tal punto. Perchè alla fine, TTSCC non è una serie Sci-Fi, ma poggia sul genere per sollevare interrogativi senza tempo. Le macchine [il metallo] e gli uomini. Un "I love u" che corre tra passato, presente e futuro. Il destino [no faith]. E ovviamente "We all die, we all die for u, John". Bella, davvero bella, la citazione ai due film [in particolare al T2] nel finale. In attesa di vedere T4 al cinema il prossimo giugno, è certo che l'addio [si dovranno attendere gli UpFronts di Maggio per la conferma ufficiale] della serie lascerà un bel posto vuoto. A chi, come me, continua a sperare in una season 3, consiglio la visione di questo splendido video [made with Sony Vegas 8], ma solo, e ripeto solo, dopo aver finito di vedere questa seconda stagione [contiene spoiler belli grossi]: Link.
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giovedì 2 aprile 2009
Wolfgang Amadeus Phoenix
Arriverà il prossimo Maggio [esattamente il 25] il quarto lavoro in studio della band di Versailles, i Phoenix. Sì, proprio loro, quelli [poi scomparsi almeno per il grande pubblico] della hit di qualche anno fa, "If I Ever Feel Better", quando tutto (anche la musica) sembrava venire dalla Francia. Segnalo questa uscita fondamentalmente per 4 motivi: il titolo del lavoro, lo sfrontato "Wolfgang Amadeus Phoenix". La copertina [cool]. Il primo singolo, la catchy ed estiva "1901" [perfect pop song ?]. Il fatto che lo stesso singolo sia scaricabile gratuitamente, insieme alla versione multi-traccia (per gli sfegatati di Garage Band) sul sito del gruppo [Link]. Che aspettate a downloadare ? :)
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sabato 7 marzo 2009
Changeling \\ Gran Torino
Si dice che Clint Eastwood sia come il buon vino, che invecchiando, migliori. Affermazione, questa, che si presta magnificamente nel riassumere i suoi due ultimi lavori, arrivati in sala a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro: Changeling e Gran Torino.
Partendo da storie e presupposti totalmente diversi, Eastwood racconta l'America dei cambiamenti e della speranza. Lo fa nello stile e nel girato tipico della sua ultima produzione: asciutta, decisa, non una virgola di più, non una di meno.
Laddove Changeling [la storia di una madre (una struggente A.Jolie) alla ricerca del proprio figlio] si dilata e si colloca in scia di un cinema classico e ormai quasi dimenticato, Gran Torino si propone come l'altra faccia della medaglia di Non è un Paese per Vecchi, di cui condivide quel sentore di un mondo che sta cambiando, irreversibilmente, davanti ai nostri occhi.
Un affresco sui nostri tempi, visti attraverso gli occhi di un vecchio reduce dal Viet [fottuto] nam. Nel suo essere malinconico e crepuscolare, come la Gran Torino del titolo [modello di auto marchiato Ford in voga negli anni 70'], risulta però diverso del capolavoro dei fratelli Coen: offre una via di uscita e sembra dire che, forse, non tutto è ancora perduto, in quel finale da lacrime [le mie, e sicuramente anche le vostre].
Alla soglia degli 80 anni, il buon Clint, uno degli autori più stimolanti del cinema contemporaneo, ci regala l'ennesima grande opera nella pellicola che segnerà anche il suo congedo come attore. Un grazie, di cuore, da MoviesOnTheRadio.
So tenderly your story is
nothing more than what you see
or what you've done or will become
standing strong do you belong
in your skin; just wondering
gentle now the tender breeze blows
whispers through my Gran Torino
whistling another tired song
engine humms and bitter dreams grow
heart locked in a Gran Torino
Partendo da storie e presupposti totalmente diversi, Eastwood racconta l'America dei cambiamenti e della speranza. Lo fa nello stile e nel girato tipico della sua ultima produzione: asciutta, decisa, non una virgola di più, non una di meno.
Laddove Changeling [la storia di una madre (una struggente A.Jolie) alla ricerca del proprio figlio] si dilata e si colloca in scia di un cinema classico e ormai quasi dimenticato, Gran Torino si propone come l'altra faccia della medaglia di Non è un Paese per Vecchi, di cui condivide quel sentore di un mondo che sta cambiando, irreversibilmente, davanti ai nostri occhi.
Un affresco sui nostri tempi, visti attraverso gli occhi di un vecchio reduce dal Viet [fottuto] nam. Nel suo essere malinconico e crepuscolare, come la Gran Torino del titolo [modello di auto marchiato Ford in voga negli anni 70'], risulta però diverso del capolavoro dei fratelli Coen: offre una via di uscita e sembra dire che, forse, non tutto è ancora perduto, in quel finale da lacrime [le mie, e sicuramente anche le vostre].
Alla soglia degli 80 anni, il buon Clint, uno degli autori più stimolanti del cinema contemporaneo, ci regala l'ennesima grande opera nella pellicola che segnerà anche il suo congedo come attore. Un grazie, di cuore, da MoviesOnTheRadio.
So tenderly your story is
nothing more than what you see
or what you've done or will become
standing strong do you belong
in your skin; just wondering
gentle now the tender breeze blows
whispers through my Gran Torino
whistling another tired song
engine humms and bitter dreams grow
heart locked in a Gran Torino
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lunedì 23 febbraio 2009
and the Winners is: "D, era scritto" <_<
Stavo giusto tentando di completare la piccola recensione su Benjamin Button, che ecco arrivare la notte degli Oscar. Ho sperato fino all'ultimo di vedere certi possibili risultati cambiare rispetto ai rumors della vigilia e alla tendenza che si era venuta a delineare nella fase preOscar [i premi delle varie associazioni, WGA, DGA...], ma dal momento che questo non è avvenuto, volevo spendere giusto 2 parole sull'edizione 09 degli Oscar.
Per chi scrive, l'Oscar rappresenta, nella sua visione ideale [che poi è la stessa che l'Academy vuol far passare o vorrebbe promuovere negli intenti] IL premio cinematografico per eccellenza. L'Oscar è storia, in un certo senso. I suoi vincitori verrano, in ogni caso, ricordati negli annali in compagnia dei grandi che furono. Ma questo, appunto, in teoria. La realtà sembra spesso ben diversa. Sono tre le coordinate su cui si muove la mia forte critica al senso del premio e che, di fatto, ne ridimensiona, e di molto, l'importanza: Gravi dimenticanze [o mancanza di coraggio], Compensazione, e l'effetto Follia & OndaVerde [termine coniato in questo momento LoL].
Se si guarda indietro, alla sua storia, ci si accorge infatti di come tanti, tra i "Grandi", abbiano ricevuto davvero meno di quanto meritavano [Kubrick su tutti, un solo Oscar], e altri siano stati misteriosamente ignorati, anche solo in fase di nominations, come per esempio, tanto per citare il primo esempio che mi viene alla mente, lo stupendo Into The Wild dello scorso anno. Questo, il primo punto della mia critica, ha portato a sua volta in molti casi, al secondo punto che in realtà è conseguenza del primo: la compensazione che l'Academy riserva a posteri, o anche all'interno della stessa edizione, quando si accorge di averla fatta grossa. Basti pensare a Scorsese che, dopo anni di nominations andate a vuoto [tra cui Toro Scatenato] ha poi ricevuto il contentino con The Departed nel 2007. Stesso copione recitato ier sera da Kate Winslet [Eternal Sunshine, Little Children] e Heat Ledger [BrokeBack Mountain, Monster's Ball, Lords of DogTown]. Premi assolutamente meritati, ci mancherebbe, solo quasi condizionati dal dover rimediare. In quest'ottica si può ragionevolmente sperare che prima o poi possa toccare anche a Thomas Newman, dopo l'ennesima nominations a vuoto.
Se poi non bastasse, ecco arrivare il terzo fattore. La Follia come quella dell'edizione 99', in cui Shakespeare in Love portò a casa 7 statuette [come Schindler's List, tanto per dirne uno], quando in lizza c'èrano anche Salvate il Soldato Ryan e La sottile linea Rossa, senza pensare al meraviglioso Truman Show, ahimè nemmeno considerato per la cinquina. Quell'edizione, è l'esempio lampante del prendere un film interessante, meglio se straniero, e trasformarlo in capolavoro, credendoci pure. Ma la Follia da sola non sarebbe tale, senza la sua fedele compagna, l'OndaVerde. Esattamente come succede con i semafori, quando un verde, se preso ad una certa velocità, permette di superarne anche altri, ancora verdi LoL, in ugual misura sembra che alcuni film, preso un riconoscimento, debbano essere premiati per forza "a ruota" anche in numerose altre categorie, come a ribadire l'importanza del premio stesso. Cioè un film è buono, vince un Oscar, magari uno dei più importanti, e Tac, ecco arrivare a cascata, quasi come un in un sistema di crediti, gli altri riconoscimenti. Questo comporta a sua volta due conseguenze: l'affermazione, forte, della Follia stessa [che trae giovamento e si auto alimenta nel suo proprio salto di fede tra "non male" a "bellissimo"], e il ridimensionamento delle varie categorie di valutazione. Che senso ha la "miglior regia", se poi questa, per forza, è conseguenza diretta di miglior Film ? O essere miglior Film coinvolge necessariamente le musiche, gli effetti speciali, e molte delle categorie considerate meno importanti ? Va da sè che l'Academy tenda a premiare il film che le è piaciuto nel suo complesso, ma allora a che servono le divisioni (soprattutto quelle più oggettive, relative agli aspetti tecnici di una pellicola), se queste non vengono poi realmente considerate ?
Premesso questo, ecco le due parole sull'edizione di quest'anno. Benjamin Button grande sconfitto della serata con il suo 3 su 13, il Milionario di Boyle che raccoglie 8 statuette, di cui, almeno 5 [Colonna Sonora, Montaggio, Fotografia, Canzone, Suono] in piena OndaVerde. Cosa penso ? Che siamo di fronte, o quasi, ad un 99' parte seconda, 10 anni dopo. Slumdog Millionaire è un film discreto, tra le cose buone dello scorso anno. Ma quanto contiene di buono, e quanto in realtà è solo il Film giusto al momento giusto ? E' come se l'Academy, ancora una volta, fosse prigioniera di se stessa e soffrisse di complessi di inferiorità verso un tipo di cinema [come quello mostrato da Boyle, con la sua India] che tanto sembra giusto e corretto in un momento storicamente difficile come questo [la favoletta, i buoni sentimenti, l'eppy Ending e tutti felici]. Questo portato all'estrema conseguenza, nell' ignorare bellamente momenti di grande cinema, come quelli offerti da Changeling [in attesa di vedere Gran Torino] o dalla stesso Button.
Ad ogni modo, inutile girarci attorno: che l'indirizzo della giuria fosse quello, si era già intuito dalle Nominations, dove TDK [Dark Knight, film decisamente cupo] era stato escluso da Film e regia, togliendo di fatto una bella gatta da pelare ai giurati, sia in caso di vittoria [e allora l'effetto OndaVerde avrebbe riguardato l'ultima pellicola di Nolan], sia in caso di sconfitta [visto l'ottimo responso di incassi/critica/pubblico che il film ha avuto, chissà quante polemiche in quel caso]. La vera speranza [la mia] era quella di avere WaLL-E in cinquina, ma forse, era chiedere davvero troppo, considerato anche che dalla Bella e La Bestia in poi, e con l'avvento della categoria film di animazioni, più nessun "cartone animato" [passatemi il termine, che io stesso non amo] era finito nella cinquina principale.
Insomma anno nuovo, nuova occasione sprecata. Non ho visto ancora Frost/Nixon e The Reader, ma conto di rimediar presto. In attesa di ammirare il Wrestler di Rourke, di cui ho letto davvero grandi cose.
Per chi scrive, l'Oscar rappresenta, nella sua visione ideale [che poi è la stessa che l'Academy vuol far passare o vorrebbe promuovere negli intenti] IL premio cinematografico per eccellenza. L'Oscar è storia, in un certo senso. I suoi vincitori verrano, in ogni caso, ricordati negli annali in compagnia dei grandi che furono. Ma questo, appunto, in teoria. La realtà sembra spesso ben diversa. Sono tre le coordinate su cui si muove la mia forte critica al senso del premio e che, di fatto, ne ridimensiona, e di molto, l'importanza: Gravi dimenticanze [o mancanza di coraggio], Compensazione, e l'effetto Follia & OndaVerde [termine coniato in questo momento LoL].
Se si guarda indietro, alla sua storia, ci si accorge infatti di come tanti, tra i "Grandi", abbiano ricevuto davvero meno di quanto meritavano [Kubrick su tutti, un solo Oscar], e altri siano stati misteriosamente ignorati, anche solo in fase di nominations, come per esempio, tanto per citare il primo esempio che mi viene alla mente, lo stupendo Into The Wild dello scorso anno. Questo, il primo punto della mia critica, ha portato a sua volta in molti casi, al secondo punto che in realtà è conseguenza del primo: la compensazione che l'Academy riserva a posteri, o anche all'interno della stessa edizione, quando si accorge di averla fatta grossa. Basti pensare a Scorsese che, dopo anni di nominations andate a vuoto [tra cui Toro Scatenato] ha poi ricevuto il contentino con The Departed nel 2007. Stesso copione recitato ier sera da Kate Winslet [Eternal Sunshine, Little Children] e Heat Ledger [BrokeBack Mountain, Monster's Ball, Lords of DogTown]. Premi assolutamente meritati, ci mancherebbe, solo quasi condizionati dal dover rimediare. In quest'ottica si può ragionevolmente sperare che prima o poi possa toccare anche a Thomas Newman, dopo l'ennesima nominations a vuoto.
Se poi non bastasse, ecco arrivare il terzo fattore. La Follia come quella dell'edizione 99', in cui Shakespeare in Love portò a casa 7 statuette [come Schindler's List, tanto per dirne uno], quando in lizza c'èrano anche Salvate il Soldato Ryan e La sottile linea Rossa, senza pensare al meraviglioso Truman Show, ahimè nemmeno considerato per la cinquina. Quell'edizione, è l'esempio lampante del prendere un film interessante, meglio se straniero, e trasformarlo in capolavoro, credendoci pure. Ma la Follia da sola non sarebbe tale, senza la sua fedele compagna, l'OndaVerde. Esattamente come succede con i semafori, quando un verde, se preso ad una certa velocità, permette di superarne anche altri, ancora verdi LoL, in ugual misura sembra che alcuni film, preso un riconoscimento, debbano essere premiati per forza "a ruota" anche in numerose altre categorie, come a ribadire l'importanza del premio stesso. Cioè un film è buono, vince un Oscar, magari uno dei più importanti, e Tac, ecco arrivare a cascata, quasi come un in un sistema di crediti, gli altri riconoscimenti. Questo comporta a sua volta due conseguenze: l'affermazione, forte, della Follia stessa [che trae giovamento e si auto alimenta nel suo proprio salto di fede tra "non male" a "bellissimo"], e il ridimensionamento delle varie categorie di valutazione. Che senso ha la "miglior regia", se poi questa, per forza, è conseguenza diretta di miglior Film ? O essere miglior Film coinvolge necessariamente le musiche, gli effetti speciali, e molte delle categorie considerate meno importanti ? Va da sè che l'Academy tenda a premiare il film che le è piaciuto nel suo complesso, ma allora a che servono le divisioni (soprattutto quelle più oggettive, relative agli aspetti tecnici di una pellicola), se queste non vengono poi realmente considerate ?
Premesso questo, ecco le due parole sull'edizione di quest'anno. Benjamin Button grande sconfitto della serata con il suo 3 su 13, il Milionario di Boyle che raccoglie 8 statuette, di cui, almeno 5 [Colonna Sonora, Montaggio, Fotografia, Canzone, Suono] in piena OndaVerde. Cosa penso ? Che siamo di fronte, o quasi, ad un 99' parte seconda, 10 anni dopo. Slumdog Millionaire è un film discreto, tra le cose buone dello scorso anno. Ma quanto contiene di buono, e quanto in realtà è solo il Film giusto al momento giusto ? E' come se l'Academy, ancora una volta, fosse prigioniera di se stessa e soffrisse di complessi di inferiorità verso un tipo di cinema [come quello mostrato da Boyle, con la sua India] che tanto sembra giusto e corretto in un momento storicamente difficile come questo [la favoletta, i buoni sentimenti, l'eppy Ending e tutti felici]. Questo portato all'estrema conseguenza, nell' ignorare bellamente momenti di grande cinema, come quelli offerti da Changeling [in attesa di vedere Gran Torino] o dalla stesso Button.
Ad ogni modo, inutile girarci attorno: che l'indirizzo della giuria fosse quello, si era già intuito dalle Nominations, dove TDK [Dark Knight, film decisamente cupo] era stato escluso da Film e regia, togliendo di fatto una bella gatta da pelare ai giurati, sia in caso di vittoria [e allora l'effetto OndaVerde avrebbe riguardato l'ultima pellicola di Nolan], sia in caso di sconfitta [visto l'ottimo responso di incassi/critica/pubblico che il film ha avuto, chissà quante polemiche in quel caso]. La vera speranza [la mia] era quella di avere WaLL-E in cinquina, ma forse, era chiedere davvero troppo, considerato anche che dalla Bella e La Bestia in poi, e con l'avvento della categoria film di animazioni, più nessun "cartone animato" [passatemi il termine, che io stesso non amo] era finito nella cinquina principale.
Insomma anno nuovo, nuova occasione sprecata. Non ho visto ancora Frost/Nixon e The Reader, ma conto di rimediar presto. In attesa di ammirare il Wrestler di Rourke, di cui ho letto davvero grandi cose.
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martedì 3 febbraio 2009
Vorsprung Durch Technik [NLoTH Preview]
Meno di un mese. Tanto (poco) ormai manca all'arrivo del nuovo disco degli U2. Chi mi conosce, chi sa qualcosa di me, inevitabilmente associa il mio mondo musicale ai 4 "ragazzi" irlandesi. Cosa che, tralasciando per un attimo amanti, scappatelle, pause di riflessione, è inesorabilmente vero. Come si dice ? Il primo Amore non si scorda mai. E PoP [1997] è stato effettivamente il mio primo vero amore in musica. Un disco che ha rappresentato la caduta del mio muro di Berlino [come The Fly lo è stato all'interno del mondo u2], il " e dopo niente sarebbe stato più lo stesso". Ma oggi non parleremo di PoP. Oggi sono qui per tracciare una veloce linea sull'atteso e ugualmente rimandato, 12^esimo (escludendo Ep, Best-Of, SoundTrack e progetti paralleli) album in studio del gruppo.
No Line on The Horizon [questo il titolo], registrato tra Fez (Marocco), Dublino, Londra, New York e prodotto dai sempre fidati Brian Eno, Danny Lanois e Steve Lillywhite (le prime sessione con Rick Rubin sono state accantonate) arriverà tra fine Febbraio e inizio Marzo, 4 anni e 4 mesi dopo "La Bomba". 5 i Formati previsti (Jewel Case standard, DigiPack, Magazine, Limited, Vinile). Copertina che riprende l'opera del fotografo giapponese Hiroshi Sugimoto. Pur non avendo ascoltato ancora niente del Lavoro [nessun Leak all'orizzonte e massime misure di sicurezza da parte della casa discografica], tranne il controverso singolo Get on Your Boots [*], sono decisamente molti i segnali che lasciano intravadere un nuovo "step in avanti" per Bono&Co, dopo due dischi (seguiti al semi tracollo di vendite e di fiducia di PoP) che hanno visto il pilota automatico inserito sulla console.
Anzitutto, NLoTH sarà il quarto disco della Band ad uscire tra fine Febbraio e inizio Marzo [dopo War, Joshua Tree e lo stesso PoP], il primo dopo Zooropa a non vedere il primo singolo come traccia di apertura [in quel caso Numb, qui Boots]. Sarà il quarto Album in cui i 4 membri non compariranno sulla copertina [insieme a Zooropa, Boy, War], così come per la quarta volta sarà il nome di una canzone a dare il nome all'Album [October, The Unforgettable Fire, Zooropa]: insieme al solo Zooropa, la canzone che da nome al disco sarà anche traccia di apertura. Se a questi dati aggiungiamo delle ottime pre-Recensioni che parlano di un lavoro più avventuroso dei due precedenti, con Boots spesso indicata come uno dei pezzi più deboli (se non il più debole in assoluto), beh, il quadro si completa e lascia decisamente ottimisti.
Dunque Movies rimane in attesa, continuando a scrutare l'orizzonte. Riporto sotto i prossimi appuntamenti da segnare sul Calendario, relativi alla promozione/presentazione Live del primo singolo e all'uscita del Disco:
- 08.02 Live @ Grammy Awards [Usa]
- 16.02 - 24.02 Uscita Europea singolo GoYB [possibili ritardi ?]
- 18.02 Live @ Brits Awards [Uk]
- 21.02 Live @ Echo Awards [Berlino]
- 23.02 Live @ Grand Journal [Francia]
- 25.02 Uscita Giappo No Line
- 27.02 Uscita Irlandese (e probabilmente anche Italiana) No Line
- 02.03 Uscita Europea (UK) No Line
- 03.03 Uscita Usa No Line
[*] The Edge, interrogato sul significato del pezzo, ha detto: "Si basa sull'idea che gli uomini abbiano mandato tutto a puttane - politicamente, economicamente, socialmente - e sarebbe quindi ora di lasciar tutto in mano alle donne."
No Line on The Horizon [questo il titolo], registrato tra Fez (Marocco), Dublino, Londra, New York e prodotto dai sempre fidati Brian Eno, Danny Lanois e Steve Lillywhite (le prime sessione con Rick Rubin sono state accantonate) arriverà tra fine Febbraio e inizio Marzo, 4 anni e 4 mesi dopo "La Bomba". 5 i Formati previsti (Jewel Case standard, DigiPack, Magazine, Limited, Vinile). Copertina che riprende l'opera del fotografo giapponese Hiroshi Sugimoto. Pur non avendo ascoltato ancora niente del Lavoro [nessun Leak all'orizzonte e massime misure di sicurezza da parte della casa discografica], tranne il controverso singolo Get on Your Boots [*], sono decisamente molti i segnali che lasciano intravadere un nuovo "step in avanti" per Bono&Co, dopo due dischi (seguiti al semi tracollo di vendite e di fiducia di PoP) che hanno visto il pilota automatico inserito sulla console.
Anzitutto, NLoTH sarà il quarto disco della Band ad uscire tra fine Febbraio e inizio Marzo [dopo War, Joshua Tree e lo stesso PoP], il primo dopo Zooropa a non vedere il primo singolo come traccia di apertura [in quel caso Numb, qui Boots]. Sarà il quarto Album in cui i 4 membri non compariranno sulla copertina [insieme a Zooropa, Boy, War], così come per la quarta volta sarà il nome di una canzone a dare il nome all'Album [October, The Unforgettable Fire, Zooropa]: insieme al solo Zooropa, la canzone che da nome al disco sarà anche traccia di apertura. Se a questi dati aggiungiamo delle ottime pre-Recensioni che parlano di un lavoro più avventuroso dei due precedenti, con Boots spesso indicata come uno dei pezzi più deboli (se non il più debole in assoluto), beh, il quadro si completa e lascia decisamente ottimisti.
Dunque Movies rimane in attesa, continuando a scrutare l'orizzonte. Riporto sotto i prossimi appuntamenti da segnare sul Calendario, relativi alla promozione/presentazione Live del primo singolo e all'uscita del Disco:
- 08.02 Live @ Grammy Awards [Usa]
- 16.02 - 24.02 Uscita Europea singolo GoYB [possibili ritardi ?]
- 18.02 Live @ Brits Awards [Uk]
- 21.02 Live @ Echo Awards [Berlino]
- 23.02 Live @ Grand Journal [Francia]
- 25.02 Uscita Giappo No Line
- 27.02 Uscita Irlandese (e probabilmente anche Italiana) No Line
- 02.03 Uscita Europea (UK) No Line
- 03.03 Uscita Usa No Line
[*] The Edge, interrogato sul significato del pezzo, ha detto: "Si basa sull'idea che gli uomini abbiano mandato tutto a puttane - politicamente, economicamente, socialmente - e sarebbe quindi ora di lasciar tutto in mano alle donne."
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lunedì 19 gennaio 2009
Let the Right one In [Lasciami Entrare]
“Devo andare e vivere o restare e morire”
A quanto pare, il vampiro è tornato di moda. Già, proprio così. Perché se è indubbio che questa figura mitica, carica di fascino, vagamente romantica e crepuscolare, oltre che ovviamente pericolosa e malata non sia mai stata dimenticata (basti pensare ai più o meno recenti Blade, Underworld, 30 Days of Night...) è altrettando innegabile che sia tornata prepotentemente alla ribalta in quest'ultimo anno. La trasposizione cinematografia “Twilight” dei libri di Stephenie Meyer (una trilogia di cui il secondo capitolo è in uscita per il prossimo Novembre), la serie Tv HBO “True Blood” targata Alan Ball e persino il fatto che il prossimo film del regista Koreano Chan-wook Park sarà incentrato sulla figura del vampiro, stanno lì a dimostrarlo. Ed è su questa scia (grazie a questa nuova “Vampiro-Mania” si potrebbe affermare) che giunge anche da noi in Italia, quel piccolo gioiellino svedese che è “Lasciami Entrare”. Un Film che altrimenti non avrebbe visto manco per sbaglio le nostre sale (ma noi c'abbiamo il cinePanettone d'altronde) finendo forse (e ripeto il forse) relegato ad attività da CineForum. E sarebbe stato un gran peccato, credetemi :)
“Let the Right one In” è la trasposizione cinematografica del bestseller internazionale di John Ajvide Lindqvist “Låt den rätte komma in” (2004) che si è adoperato anche nella scrittura della sceneggiatura. Tomas Alfredson, il praticamente sconosciuto regista, porta su celluloide una storia decisamente originale, e lo fa con un tocco nordico e glaciale. Un po' come accade in certe produzioni asiatiche, le immagini, le inquadrature, parlano e si caricano di un significato che le parole non saprebbero esprimere con la stessa intensità. Allo stesso modo i due giovani protagonisti della storia instaurano un rapporto fatto di sguardi, di sospiri e silenzi, di sensazioni che sono rese perfettamente su schermo in questo lavoro di continua sottrazione, di astrazione, del non visto. E' lo spettatore che dovrà immaginare per proprio conto, in un'affresco che lascia grande spazio al suo fruitore. Così, a fine proiezione, non risulta facile stabilire esattamente cosa si sia visto: sicuramente non un vero e proprio Horror, considerata anche la precisa scelta di non spettacolarizzare certe sequenze che pure si sarebbero ben prestare (scelta che ben si sposa con l'atipico accompagnamento sonoro), non una vera e propria storia d'amore, e nemmeno un rigoroso trattato sull'infanzia, post - pubertà / pre - adolescenza. Amicizia, emarginazione ma anche accettazione del "diverso", paure, speranze, lealtà si fondono in un paesaggio cupo e conturbante, eppure mai così disperato, tenero e persino poetico. La sensazione che si ha (o almeno quella che ho avuto io) è quella di leggere un romanzo, una romando di altri tempi, forse (azzardando) un romanzo di formazione. Ma è cmq. sbagliato cercare di incasellare, inquadrare per forza, qualcosa che ognuno di voi potrà sentire, secondo la propria sensibilità, in modo diverso.
Per una volta il titolo italiano è stato tradotto fedelmente (apriti cielo), per una volta il titolo ha un preciso significato, funzionale alla storia, che della storia fa parte. "Lasciami Entrare" forse non sarà un film per tutti, ma di sicuro (è) un film per niente scontato, particolare e toccante. Trasuda di produzione "Indie" da tutti i pori. E' un prodotto curato col cuore (e si vede), agli antipodi rispetto all' Hollywood fracassona che ne ha già (purtroppo) in serbo un remake.
Le plumbee ed eteree notti svedesi, ammaliano ed inquietano, in quella che è senza riserve la prima grande sorpresa della nuova stagione cinematografica.
Trailer: Internazionale.
Note: moltissimi i premi conquistati, tra cui la palma di miglior film al prestigioso Tribeca Film Festival.
A quanto pare, il vampiro è tornato di moda. Già, proprio così. Perché se è indubbio che questa figura mitica, carica di fascino, vagamente romantica e crepuscolare, oltre che ovviamente pericolosa e malata non sia mai stata dimenticata (basti pensare ai più o meno recenti Blade, Underworld, 30 Days of Night...) è altrettando innegabile che sia tornata prepotentemente alla ribalta in quest'ultimo anno. La trasposizione cinematografia “Twilight” dei libri di Stephenie Meyer (una trilogia di cui il secondo capitolo è in uscita per il prossimo Novembre), la serie Tv HBO “True Blood” targata Alan Ball e persino il fatto che il prossimo film del regista Koreano Chan-wook Park sarà incentrato sulla figura del vampiro, stanno lì a dimostrarlo. Ed è su questa scia (grazie a questa nuova “Vampiro-Mania” si potrebbe affermare) che giunge anche da noi in Italia, quel piccolo gioiellino svedese che è “Lasciami Entrare”. Un Film che altrimenti non avrebbe visto manco per sbaglio le nostre sale (ma noi c'abbiamo il cinePanettone d'altronde) finendo forse (e ripeto il forse) relegato ad attività da CineForum. E sarebbe stato un gran peccato, credetemi :)
“Let the Right one In” è la trasposizione cinematografica del bestseller internazionale di John Ajvide Lindqvist “Låt den rätte komma in” (2004) che si è adoperato anche nella scrittura della sceneggiatura. Tomas Alfredson, il praticamente sconosciuto regista, porta su celluloide una storia decisamente originale, e lo fa con un tocco nordico e glaciale. Un po' come accade in certe produzioni asiatiche, le immagini, le inquadrature, parlano e si caricano di un significato che le parole non saprebbero esprimere con la stessa intensità. Allo stesso modo i due giovani protagonisti della storia instaurano un rapporto fatto di sguardi, di sospiri e silenzi, di sensazioni che sono rese perfettamente su schermo in questo lavoro di continua sottrazione, di astrazione, del non visto. E' lo spettatore che dovrà immaginare per proprio conto, in un'affresco che lascia grande spazio al suo fruitore. Così, a fine proiezione, non risulta facile stabilire esattamente cosa si sia visto: sicuramente non un vero e proprio Horror, considerata anche la precisa scelta di non spettacolarizzare certe sequenze che pure si sarebbero ben prestare (scelta che ben si sposa con l'atipico accompagnamento sonoro), non una vera e propria storia d'amore, e nemmeno un rigoroso trattato sull'infanzia, post - pubertà / pre - adolescenza. Amicizia, emarginazione ma anche accettazione del "diverso", paure, speranze, lealtà si fondono in un paesaggio cupo e conturbante, eppure mai così disperato, tenero e persino poetico. La sensazione che si ha (o almeno quella che ho avuto io) è quella di leggere un romanzo, una romando di altri tempi, forse (azzardando) un romanzo di formazione. Ma è cmq. sbagliato cercare di incasellare, inquadrare per forza, qualcosa che ognuno di voi potrà sentire, secondo la propria sensibilità, in modo diverso.
Per una volta il titolo italiano è stato tradotto fedelmente (apriti cielo), per una volta il titolo ha un preciso significato, funzionale alla storia, che della storia fa parte. "Lasciami Entrare" forse non sarà un film per tutti, ma di sicuro (è) un film per niente scontato, particolare e toccante. Trasuda di produzione "Indie" da tutti i pori. E' un prodotto curato col cuore (e si vede), agli antipodi rispetto all' Hollywood fracassona che ne ha già (purtroppo) in serbo un remake.
Le plumbee ed eteree notti svedesi, ammaliano ed inquietano, in quella che è senza riserve la prima grande sorpresa della nuova stagione cinematografica.
Trailer: Internazionale.
Note: moltissimi i premi conquistati, tra cui la palma di miglior film al prestigioso Tribeca Film Festival.
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venerdì 9 gennaio 2009
...I’m younger than that now
01. Song to Woody (Bob Dylan, 1962)
02. Blowin' in the Wind (The Freewheelin' Bob Dylan, 1962)
03. The Times They Are A-Changin' (The Times They Are A-Changin', 1964)
04. Chimes of Freedom (Another Side of Bob Dylan, 1964)
05. My Back Pages (Another Side of Bob Dylan, 1964)
06. Mr. Tambourine Man (Bringing It All Back Home, 1965)
07. Like a Rolling Stone (Highway 61 Revisited, 1965)
08. Desolation Row (Highway 61 Revisited, 1965)
09. All Along the Watchtower (John Wesley Harding, 1968)
10. Knockin' on Heaven's Door (Pat Garrett & Billy the Kid, 1973)
Ghost Track:
11. Ballad of a Thin Man (Highway 61 Revisited, 1965)
Nel giorno del mio 29esimo compleanno voglio dedicare questo articolo a Robert Allen Zimmerman, in arte Bob Dylan, uno dei più grandi maestri della musica moderna e autore di tantissime ballate, alcune delle quali entrate a far parte della memoria collettiva del mondo (la famosa rivista di musica Rolling Stone ha messo "Like a Rolling Stone" prima nella lista delle 500 canzoni più belle di tutti i tempi).
Caro Bob, la prima volta che ho preso una chitarra in mano era il 1987, avevo 7 anni, e la mamma mi insegnò a suonare la tua "Blowin' in the Wind". Da allora non mi sono più fermato, ma ogni volta che risento quella tua canzone, lo stesso brivido di quei primi accordi stentati ritorna a far vibrare la mia anima come allora.
E questa sensazione ha un valore inestimabile per me.
02. Blowin' in the Wind (The Freewheelin' Bob Dylan, 1962)
03. The Times They Are A-Changin' (The Times They Are A-Changin', 1964)
04. Chimes of Freedom (Another Side of Bob Dylan, 1964)
05. My Back Pages (Another Side of Bob Dylan, 1964)
06. Mr. Tambourine Man (Bringing It All Back Home, 1965)
07. Like a Rolling Stone (Highway 61 Revisited, 1965)
08. Desolation Row (Highway 61 Revisited, 1965)
09. All Along the Watchtower (John Wesley Harding, 1968)
10. Knockin' on Heaven's Door (Pat Garrett & Billy the Kid, 1973)
Ghost Track:
11. Ballad of a Thin Man (Highway 61 Revisited, 1965)
Nel giorno del mio 29esimo compleanno voglio dedicare questo articolo a Robert Allen Zimmerman, in arte Bob Dylan, uno dei più grandi maestri della musica moderna e autore di tantissime ballate, alcune delle quali entrate a far parte della memoria collettiva del mondo (la famosa rivista di musica Rolling Stone ha messo "Like a Rolling Stone" prima nella lista delle 500 canzoni più belle di tutti i tempi).
Caro Bob, la prima volta che ho preso una chitarra in mano era il 1987, avevo 7 anni, e la mamma mi insegnò a suonare la tua "Blowin' in the Wind". Da allora non mi sono più fermato, ma ogni volta che risento quella tua canzone, lo stesso brivido di quei primi accordi stentati ritorna a far vibrare la mia anima come allora.
E questa sensazione ha un valore inestimabile per me.
"Ah, but I was so much older then,
I’m younger than that now."
I’m younger than that now."
domenica 4 gennaio 2009
GoodBye 2oo8...
Come da tradizione, ecco arrivare il bilancio di quest'annata cinematografica prima di lasciare spazio, in un "prossimamente" post, alla presentazione di cosa ci attende sul grande schermo in questo '09. Poteva o avrebbe potuto essere un Ten, ma viste (o meglio non ancora viste) le pellicole da recuperare, ho preferito fare una panoramica piuttosto che una classifica. Vediamo da vicino...
Primi della Classe [gli Oscar di Movies on the Radio]
Il vero Oscar 08 (un Film davvero lontano dall'Academy di qualche anno fa, quindi una sorpresa in questo senso) è risultato un Film potente, violento, asciutto, diretto in maniera magistrale dai Fratelli Coen (Oscar alla regia). Una riflessione sulla vita, sul cambiare delle cose, sul male e sul bene. Bardem giganteggia sullo schermo, con un Villain che sarà ricordato per anni. Josh Brolin (per chi non se lo ricordasse, il Brand Walsh dei Goonies) e Tommy Lee Jones, perfetti gregari.
Sebbene non lo consideri il miglior Film dei Coen (se la giocano il Grande Lebowski e L'Uomo che non c'èra, in attesa di vedere Fargo) rimane visione imprescindibile per chiunque ami il bel cinema.
Into The Wild
Se non fosse stato per il Finale (che ho gradito solo in parte) sarebbe stato un film perfetto nella sua imperfezione. Così rimane "solo" un grande, grandissimo Film che scava nella nostra vita "sicura e felice". Come un' onda che trascina. O una botta in pieno stomaco. Il limite che intercorre tra "sapere" una cosa e "sentirla", qualcosa che va assolutamente oltre il semplice leggere una frase su un Libro. Un viaggio, quello di Alex, non necessariamente fisico ma anche solo pensato o mentale (riferito alla nostra vita di tutti i giorni), che diventa qualcosa di universale, che in un certo senso ci accomuna tutti. Eddie Vedder l'autore di una colonna sonora strepitosa.
Che ami Nolan (Memento, The Prestige) è un dato di fatto. Che abbia visto il Cavaliere Oscuro ben 3 volte al cinema (una pure in lingua originale) anche. E aldilà dei meriti, notevoli, della pellicola, la freccia punta sempre in una sola direzione: il Joker di Heat Ledger. Indescrivibile. Semplicemente unico. Talmente unico che risulta poi difficile anche parlare del film, della trama, del fatto che 2 ore e mezza volino via in un istante tra un inseguimento, un colpo di scena, una soluzione inaspettata. Il Dark Knight di Nolan, supera nel complesso (e di molto) il seppur buonissimo Batman Begins divenendo di fatto la miglior pellicola mai dedicata ad un superEroe. Da vedere e rivedere l'apertura (che cita il Mann di The Heat) sulle note di "Why So Serious ?" ad opera dei compositori Hans Zimmer e James Newton Howard. Ho come la sensazione che qualche statuetta la porterà a casa. Ne riparleremo a Febbraio ;)
Wall-E
Il lungometraggio più ardito (e orientale) della Pixar Video è (senza se e senza ma) anche il loro più bello. Parlare di ennesimo capolavoro pare quasi riduttivo, e sostanzialmente lo è, nei confronti di quello che può essere a tutti gli effetti considerato punto di arrivo, massima espressione di un' epoca, piuttosto che semplice conferma ad altissimi Livelli. Difficile immaginare qualcosa che possa andare oltre la prima mezz'ora, praticamente muta, pura poesia in immagini. Se solo nel finale si fosse osato ancora di più (opinione del tutto personale) si parlerebbe, a ragion veduta, di opera d'arte. Così è "solo" il miglior film dell'anno (inteso come 2008 italiano al cinema), uno dei migliori film di animazione di sempre. E scusate se è poco ;)
Passiamo adesso in rassegna, più o meno velocemente, le altre categorie:
In conclusione dei buoni Film.
Juno, The Mist, Caos Calmo.
Menzione speciale per: Vicky Cristina Barcelona [non il miglior Allen, tuttavia sempre piacevole], Slumdog Millionaire [probabile la sua candidatura come miglior Film ai prossimi Oscar], u23D [la mia prima volta col cinema 3D. Visto all'Arcadia di Melzo, sala Energia] e last but not least There Will Be Blood [in italia tragicomicamente tradotto come Il Petroliere]: immenso Daniel Day-Lewis (giustamente premiato con l'Oscar), eccellente, come sempre, la regia di Anderson.
Sorprese [in Positivo]
Arrivato scettico in sala, uscito soddisfatto ^__^
The Orphanage [ultimo esponente del filone Horror spagnolo che tanto di buono ha prodotto in questi ultimi anni], Cloverfield [già recensito su queste pagine], Iron Man [che ha il grande pregio di non prendersi troppo sul serio. 2 ore di puro intrattenimento], John Rambo [trashata sì, ma con gusto. Eppoi Stallone non si discute :-P], In Bruges [piccola produzione indipendente ambientata in Belgio], Tutta la Vita Davanti [imho miglior film italiano dell'anno (per quei pochi che ho visto)], Away From Her [altro che Muccino LoL], HellBoy II [dopo aver visto il primo non mi aspettavo nulla di nulla, e invece questo secondo episodio malvagio non è].
Delusioni [da rivalutare ?]
Qui una doverosa precisazione. Le Delusioni non sono in ogni caso film brutti o da evitare. Solo, almeno nel mio caso, hanno disatteso quanto di buono speravo e/o pensavo potesse essere. Più grande l'aspettativa, più alta la caduta :(
- Lo Scafandro e la Farfalla: bellissimo da vedere, eppure quasi freddo.
- Be Kind Rewind: Eternal Sunshine of The SpotLess Mind rimarrà solo un caso fortunato ? buon Film, alcuni ottimi momenti in cui si avverte la magia del cinema. Eppure Gondry non spicca il volo.
- Onora il Padre e la Madre: più delusione che sopravvalutato.
- Il Treno per il Darjeeling: da rivedere.
- The Happening: Shyamalan tenta qualcosa di nuovo, ma riesce solo in parte.
? [non ho ancora capito se mi sono piaciuti o no LoL]
The Oxford Murders, Gomorra, The Other Boleyn Girl, 21, Kung Fu Panda [Dandy accontentato].
[Amaramente] Bocciati [aka "Sala Mensa"]
Due Titoli su tutti. "Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull" e "Ultimatum alla Terra". Che il primo sarebbe stato un grave errore lo si sospettava da tempo (Dottor Dandy quota questo pensiero), mentre il secondo è il peggior film che mi sia capitato di vedere da molti mesi a questa parte. Scaffale !
Da Recuperare: lista decisamente troppo lunga :(
[Assolutamente]
- W [19 Gennaio sul La7]
- Changeling [Eastwood è una certezza]
- Burn After Reading [l'ultimo dei Coen]
- The Burning Plain [G. Arriaga, fido sceneggiatore di Iñárritu, alla regia]
- Miracolo a Sant'Anna [Spike Lee]
- The Fall [Tarsem Singh. Nuovo affresco in movimento]
- Rachel Getting Married [Jonathan Demme]
- Gone Baby Gone [il debutto alla regia di Ben Affleck]
- Dream [l'opera ultima del maestro Kim Ki-Duk]
[Prima o poi]
- Redacted [dePalma]
- Sweeney Todd [L'ultimo di Burton]
- Il Cacciatore di Aquiloni [Dottor Dandy lo consiglia caldamente]
- Il Divo [ancora Toni Servillo]
- Interview [?]
- Persepolis [pellicola d'animazione sicuramente interessante]
- JCVD [la storia di J.C Van Damme in questo progetto francese]
- La Duchessa [Keira *__*]
- Un Giorno Perfetto [visione dovuta in quanto affezionato di Özpetek].
Primi della Classe [gli Oscar di Movies on the Radio]
Il vero Oscar 08 (un Film davvero lontano dall'Academy di qualche anno fa, quindi una sorpresa in questo senso) è risultato un Film potente, violento, asciutto, diretto in maniera magistrale dai Fratelli Coen (Oscar alla regia). Una riflessione sulla vita, sul cambiare delle cose, sul male e sul bene. Bardem giganteggia sullo schermo, con un Villain che sarà ricordato per anni. Josh Brolin (per chi non se lo ricordasse, il Brand Walsh dei Goonies) e Tommy Lee Jones, perfetti gregari.
Sebbene non lo consideri il miglior Film dei Coen (se la giocano il Grande Lebowski e L'Uomo che non c'èra, in attesa di vedere Fargo) rimane visione imprescindibile per chiunque ami il bel cinema.
Into The Wild
Se non fosse stato per il Finale (che ho gradito solo in parte) sarebbe stato un film perfetto nella sua imperfezione. Così rimane "solo" un grande, grandissimo Film che scava nella nostra vita "sicura e felice". Come un' onda che trascina. O una botta in pieno stomaco. Il limite che intercorre tra "sapere" una cosa e "sentirla", qualcosa che va assolutamente oltre il semplice leggere una frase su un Libro. Un viaggio, quello di Alex, non necessariamente fisico ma anche solo pensato o mentale (riferito alla nostra vita di tutti i giorni), che diventa qualcosa di universale, che in un certo senso ci accomuna tutti. Eddie Vedder l'autore di una colonna sonora strepitosa.
Che ami Nolan (Memento, The Prestige) è un dato di fatto. Che abbia visto il Cavaliere Oscuro ben 3 volte al cinema (una pure in lingua originale) anche. E aldilà dei meriti, notevoli, della pellicola, la freccia punta sempre in una sola direzione: il Joker di Heat Ledger. Indescrivibile. Semplicemente unico. Talmente unico che risulta poi difficile anche parlare del film, della trama, del fatto che 2 ore e mezza volino via in un istante tra un inseguimento, un colpo di scena, una soluzione inaspettata. Il Dark Knight di Nolan, supera nel complesso (e di molto) il seppur buonissimo Batman Begins divenendo di fatto la miglior pellicola mai dedicata ad un superEroe. Da vedere e rivedere l'apertura (che cita il Mann di The Heat) sulle note di "Why So Serious ?" ad opera dei compositori Hans Zimmer e James Newton Howard. Ho come la sensazione che qualche statuetta la porterà a casa. Ne riparleremo a Febbraio ;)
Wall-E
Il lungometraggio più ardito (e orientale) della Pixar Video è (senza se e senza ma) anche il loro più bello. Parlare di ennesimo capolavoro pare quasi riduttivo, e sostanzialmente lo è, nei confronti di quello che può essere a tutti gli effetti considerato punto di arrivo, massima espressione di un' epoca, piuttosto che semplice conferma ad altissimi Livelli. Difficile immaginare qualcosa che possa andare oltre la prima mezz'ora, praticamente muta, pura poesia in immagini. Se solo nel finale si fosse osato ancora di più (opinione del tutto personale) si parlerebbe, a ragion veduta, di opera d'arte. Così è "solo" il miglior film dell'anno (inteso come 2008 italiano al cinema), uno dei migliori film di animazione di sempre. E scusate se è poco ;)
Passiamo adesso in rassegna, più o meno velocemente, le altre categorie:
Promossi [chi più, chi meno]
In conclusione dei buoni Film.
Juno, The Mist, Caos Calmo.
Menzione speciale per: Vicky Cristina Barcelona [non il miglior Allen, tuttavia sempre piacevole], Slumdog Millionaire [probabile la sua candidatura come miglior Film ai prossimi Oscar], u23D [la mia prima volta col cinema 3D. Visto all'Arcadia di Melzo, sala Energia] e last but not least There Will Be Blood [in italia tragicomicamente tradotto come Il Petroliere]: immenso Daniel Day-Lewis (giustamente premiato con l'Oscar), eccellente, come sempre, la regia di Anderson.
Sorprese [in Positivo]
Arrivato scettico in sala, uscito soddisfatto ^__^
The Orphanage [ultimo esponente del filone Horror spagnolo che tanto di buono ha prodotto in questi ultimi anni], Cloverfield [già recensito su queste pagine], Iron Man [che ha il grande pregio di non prendersi troppo sul serio. 2 ore di puro intrattenimento], John Rambo [trashata sì, ma con gusto. Eppoi Stallone non si discute :-P], In Bruges [piccola produzione indipendente ambientata in Belgio], Tutta la Vita Davanti [imho miglior film italiano dell'anno (per quei pochi che ho visto)], Away From Her [altro che Muccino LoL], HellBoy II [dopo aver visto il primo non mi aspettavo nulla di nulla, e invece questo secondo episodio malvagio non è].
Delusioni [da rivalutare ?]
Qui una doverosa precisazione. Le Delusioni non sono in ogni caso film brutti o da evitare. Solo, almeno nel mio caso, hanno disatteso quanto di buono speravo e/o pensavo potesse essere. Più grande l'aspettativa, più alta la caduta :(
- Lo Scafandro e la Farfalla: bellissimo da vedere, eppure quasi freddo.
- Be Kind Rewind: Eternal Sunshine of The SpotLess Mind rimarrà solo un caso fortunato ? buon Film, alcuni ottimi momenti in cui si avverte la magia del cinema. Eppure Gondry non spicca il volo.
- Onora il Padre e la Madre: più delusione che sopravvalutato.
- Il Treno per il Darjeeling: da rivedere.
- The Happening: Shyamalan tenta qualcosa di nuovo, ma riesce solo in parte.
? [non ho ancora capito se mi sono piaciuti o no LoL]
The Oxford Murders, Gomorra, The Other Boleyn Girl, 21, Kung Fu Panda [Dandy accontentato].
[Amaramente] Bocciati [aka "Sala Mensa"]
Due Titoli su tutti. "Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull" e "Ultimatum alla Terra". Che il primo sarebbe stato un grave errore lo si sospettava da tempo (Dottor Dandy quota questo pensiero), mentre il secondo è il peggior film che mi sia capitato di vedere da molti mesi a questa parte. Scaffale !
Da Recuperare: lista decisamente troppo lunga :(
[Assolutamente]
- W [19 Gennaio sul La7]
- Changeling [Eastwood è una certezza]
- Burn After Reading [l'ultimo dei Coen]
- The Burning Plain [G. Arriaga, fido sceneggiatore di Iñárritu, alla regia]
- Miracolo a Sant'Anna [Spike Lee]
- The Fall [Tarsem Singh. Nuovo affresco in movimento]
- Rachel Getting Married [Jonathan Demme]
- Gone Baby Gone [il debutto alla regia di Ben Affleck]
- Dream [l'opera ultima del maestro Kim Ki-Duk]
[Prima o poi]
- Redacted [dePalma]
- Sweeney Todd [L'ultimo di Burton]
- Il Cacciatore di Aquiloni [Dottor Dandy lo consiglia caldamente]
- Il Divo [ancora Toni Servillo]
- Interview [?]
- Persepolis [pellicola d'animazione sicuramente interessante]
- JCVD [la storia di J.C Van Damme in questo progetto francese]
- La Duchessa [Keira *__*]
- Un Giorno Perfetto [visione dovuta in quanto affezionato di Özpetek].
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