lunedì 23 febbraio 2009

and the Winners is: "D, era scritto" <_<

Stavo giusto tentando di completare la piccola recensione su Benjamin Button, che ecco arrivare la notte degli Oscar. Ho sperato fino all'ultimo di vedere certi possibili risultati cambiare rispetto ai rumors della vigilia e alla tendenza che si era venuta a delineare nella fase preOscar [i premi delle varie associazioni, WGA, DGA...], ma dal momento che questo non è avvenuto, volevo spendere giusto 2 parole sull'edizione 09 degli Oscar.

Per chi scrive, l'Oscar rappresenta, nella sua visione ideale [che poi è la stessa che l'Academy vuol far passare o vorrebbe promuovere negli intenti] IL premio cinematografico per eccellenza. L'Oscar è storia, in un certo senso. I suoi vincitori verrano, in ogni caso, ricordati negli annali in compagnia dei grandi che furono. Ma questo, appunto, in teoria. La realtà sembra spesso ben diversa. Sono tre le coordinate su cui si muove la mia forte critica al senso del premio e che, di fatto, ne ridimensiona, e di molto, l'importanza: Gravi dimenticanze [o mancanza di coraggio], Compensazione, e l'effetto Follia & OndaVerde [termine coniato in questo momento LoL].

Se si guarda indietro, alla sua storia, ci si accorge infatti di come tanti, tra i "Grandi", abbiano ricevuto davvero meno di quanto meritavano [Kubrick su tutti, un solo Oscar], e altri siano stati misteriosamente ignorati, anche solo in fase di nominations, come per esempio, tanto per citare il primo esempio che mi viene alla mente, lo stupendo Into The Wild dello scorso anno. Questo, il primo punto della mia critica, ha portato a sua volta in molti casi, al secondo punto che in realtà è conseguenza del primo: la compensazione che l'Academy riserva a posteri, o anche all'interno della stessa edizione, quando si accorge di averla fatta grossa. Basti pensare a Scorsese che, dopo anni di nominations andate a vuoto [tra cui Toro Scatenato] ha poi ricevuto il contentino con The Departed nel 2007. Stesso copione recitato ier sera da Kate Winslet [Eternal Sunshine, Little Children] e Heat Ledger [BrokeBack Mountain, Monster's Ball, Lords of DogTown]. Premi assolutamente meritati, ci mancherebbe, solo quasi condizionati dal dover rimediare. In quest'ottica si può ragionevolmente sperare che prima o poi possa toccare anche a Thomas Newman, dopo l'ennesima nominations a vuoto.

Se poi non bastasse, ecco arrivare il terzo fattore. La Follia come quella dell'edizione 99', in cui Shakespeare in Love portò a casa 7 statuette [come Schindler's List, tanto per dirne uno], quando in lizza c'èrano anche Salvate il Soldato Ryan e La sottile linea Rossa, senza pensare al meraviglioso Truman Show, ahimè nemmeno considerato per la cinquina. Quell'edizione, è l'esempio lampante del prendere un film interessante, meglio se straniero, e trasformarlo in capolavoro, credendoci pure. Ma la Follia da sola non sarebbe tale, senza la sua fedele compagna, l'OndaVerde. Esattamente come succede con i semafori, quando un verde, se preso ad una certa velocità, permette di superarne anche altri, ancora verdi LoL, in ugual misura sembra che alcuni film, preso un riconoscimento, debbano essere premiati per forza "a ruota" anche in numerose altre categorie, come a ribadire l'importanza del premio stesso. Cioè un film è buono, vince un Oscar, magari uno dei più importanti, e Tac, ecco arrivare a cascata, quasi come un in un sistema di crediti, gli altri riconoscimenti. Questo comporta a sua volta due conseguenze: l'affermazione, forte, della Follia stessa [che trae giovamento e si auto alimenta nel suo proprio salto di fede tra "non male" a "bellissimo"], e il ridimensionamento delle varie categorie di valutazione. Che senso ha la "miglior regia", se poi questa, per forza, è conseguenza diretta di miglior Film ? O essere miglior Film coinvolge necessariamente le musiche, gli effetti speciali, e molte delle categorie considerate meno importanti ? Va da che l'Academy tenda a premiare il film che le è piaciuto nel suo complesso, ma allora a che servono le divisioni (soprattutto quelle più oggettive, relative agli aspetti tecnici di una pellicola), se queste non vengono poi realmente considerate ?

Premesso questo, ecco le due parole sull'edizione di quest'anno. Benjamin Button grande sconfitto della serata con il suo 3 su 13, il Milionario di Boyle che raccoglie 8 statuette, di cui, almeno 5 [Colonna Sonora, Montaggio, Fotografia, Canzone, Suono] in piena OndaVerde. Cosa penso ? Che siamo di fronte, o quasi, ad un 99' parte seconda, 10 anni dopo. Slumdog Millionaire è un film discreto, tra le cose buone dello scorso anno. Ma quanto contiene di buono, e quanto in realtà è solo il Film giusto al momento giusto ? E' come se l'Academy, ancora una volta, fosse prigioniera di se stessa e soffrisse di complessi di inferiorità verso un tipo di cinema [come quello mostrato da Boyle, con la sua India] che tanto sembra giusto e corretto in un momento storicamente difficile come questo [la favoletta, i buoni sentimenti, l'eppy Ending e tutti felici]. Questo portato all'estrema conseguenza, nell' ignorare bellamente momenti di grande cinema, come quelli offerti da Changeling [in attesa di vedere Gran Torino] o dalla stesso Button.

Ad ogni modo, inutile girarci attorno: che l'indirizzo della giuria fosse quello, si era già intuito dalle Nominations, dove TDK [Dark Knight, film decisamente cupo] era stato escluso da Film e regia, togliendo di fatto una bella gatta da pelare ai giurati, sia in caso di vittoria [e allora l'effetto OndaVerde avrebbe riguardato l'ultima pellicola di Nolan], sia in caso di sconfitta [visto l'ottimo responso di incassi/critica/pubblico che il film ha avuto, chissà quante polemiche in quel caso]. La vera speranza [la mia] era quella di avere WaLL-E in cinquina, ma forse, era chiedere davvero troppo, considerato anche che dalla Bella e La Bestia in poi, e con l'avvento della categoria film di animazioni, più nessun "cartone animato" [passatemi il termine, che io stesso non amo] era finito nella cinquina principale.

Insomma anno nuovo, nuova occasione sprecata. Non ho visto ancora Frost/Nixon e The Reader, ma conto di rimediar presto. In attesa di ammirare il Wrestler di Rourke, di cui ho letto davvero grandi cose.

martedì 3 febbraio 2009

Vorsprung Durch Technik [NLoTH Preview]

Meno di un mese. Tanto (poco) ormai manca all'arrivo del nuovo disco degli U2. Chi mi conosce, chi sa qualcosa di me, inevitabilmente associa il mio mondo musicale ai 4 "ragazzi" irlandesi. Cosa che, tralasciando per un attimo amanti, scappatelle, pause di riflessione, è inesorabilmente vero. Come si dice ? Il primo Amore non si scorda mai. E PoP [1997] è stato effettivamente il mio primo vero amore in musica. Un disco che ha rappresentato la caduta del mio muro di Berlino [come The Fly lo è stato all'interno del mondo u2], il " e dopo niente sarebbe stato più lo stesso". Ma oggi non parleremo di PoP. Oggi sono qui per tracciare una veloce linea sull'atteso e ugualmente rimandato, 12^esimo (escludendo Ep, Best-Of, SoundTrack e progetti paralleli) album in studio del gruppo.

No Line on The Horizon [questo il titolo], registrato tra Fez (Marocco), Dublino, Londra, New York e prodotto dai sempre fidati Brian Eno, Danny Lanois e Steve Lillywhite (le prime sessione con Rick Rubin sono state accantonate) arriverà tra fine Febbraio e inizio Marzo, 4 anni e 4 mesi dopo "La Bomba". 5 i Formati previsti (Jewel Case standard, DigiPack, Magazine, Limited, Vinile). Copertina che riprende l'opera del fotografo giapponese Hiroshi Sugimoto. Pur non avendo ascoltato ancora niente del Lavoro [nessun Leak all'orizzonte e massime misure di sicurezza da parte della casa discografica], tranne il controverso singolo Get on Your Boots [*], sono decisamente molti i segnali che lasciano intravadere un nuovo "step in avanti" per Bono&Co, dopo due dischi (seguiti al semi tracollo di vendite e di fiducia di PoP) che hanno visto il pilota automatico inserito sulla console.

Anzitutto, NLoTH sarà il quarto disco della Band ad uscire tra fine Febbraio e inizio Marzo [dopo War, Joshua Tree e lo stesso PoP], il primo dopo Zooropa a non vedere il primo singolo come traccia di apertura [in quel caso Numb, qui Boots]. Sarà il quarto Album in cui i 4 membri non compariranno sulla copertina [insieme a Zooropa, Boy, War], così come per la quarta volta sarà il nome di una canzone a dare il nome all'Album [October, The Unforgettable Fire, Zooropa]: insieme al solo Zooropa, la canzone che da nome al disco sarà anche traccia di apertura. Se a questi dati aggiungiamo delle ottime pre-Recensioni che parlano di un lavoro più avventuroso dei due precedenti, con Boots spesso indicata come uno dei pezzi più deboli (se non il più debole in assoluto), beh, il quadro si completa e lascia decisamente ottimisti.

Dunque Movies rimane in attesa, continuando a scrutare l'orizzonte. Riporto sotto i prossimi appuntamenti da segnare sul Calendario, relativi alla promozione/presentazione Live del primo singolo e all'uscita del Disco:

- 08.02 Live @ Grammy Awards [Usa]
- 16.02 - 24.02 Uscita Europea singolo GoYB [possibili ritardi ?]
- 18.02 Live @ Brits Awards [Uk]
- 21.02 Live @ Echo Awards [Berlino]
- 23.02 Live @ Grand Journal [Francia]
- 25.02 Uscita Giappo No Line
- 27.02 Uscita Irlandese (e probabilmente anche Italiana) No Line
- 02.03 Uscita Europea (UK) No Line
- 03.03 Uscita Usa No Line

[*] The Edge, interrogato sul significato del pezzo, ha detto: "Si basa sull'idea che gli uomini abbiano mandato tutto a puttane - politicamente, economicamente, socialmente - e sarebbe quindi ora di lasciar tutto in mano alle donne."