venerdì 31 agosto 2007

Back 2 the Future

Viaggi nel Tempo. Argomento ricco e geniale, seppur spesso spinoso e complesso in base al punto di vista assunto. Cose fatte nel passato che ricadono sul futuro, visione del futuro cambiate tramite inteventi sul presente, uno o più futuri che si intrecciano e si rincorrono come linee parallele. Nel "Ten" di oggi, provo a raccogliere dieci pellicole sui viaggi nel tempo nel senso più stretto del termine. Non saranno invece considerati quei film laddove scelte diverse a un determinato punto della storia, manipolazioni e/o fenomeni temporali, porteranno a futuri spesso ben diversi (argomento di un futuro Ten). Indi, Partiamo :)

10 - Timeline (2003)
Niente di particolare, cmq. viaggio nel tempo a tutti gli effetti. Punto di partenza come introduzione al genere.

09 - L'Armata delle Tenebre (1992)
Ultimo e probabilmente migliore capitolo (anche se è atteso il 4^ per il prossimo anno) della saga inventata e diretta da Sam Raimi.

08 - Deja Vù (2006)
Tony Scott alle prese con una trama assai ingarbugliata (va rivisto almeno una seconda volta per avere un quadro completo) che non deluderà le attese dei fan del genere.

07 - Il Pianeta delle Scimmie (2001)
Remake ad opera di Tim Burton (certamente non uno dei suoi migliori film) di una delle pellicole più famose della storia del Cinema.

06 - Navigator (1986)
Uno dei film della mia infanzia. Non credo di dover aggiungere altro :)

05 - Frequency (2000)
Al 5^ posto una sorpresa e forse l'unico del lotto a non parlare di "Viaggio del Tempo" nel vero senso del termine. Godibilissimo e perfettamente strutturato, lo rivedo sempre volentieri.

04 - The Butterfly Effect (2004)
"Si dice che il minimo battito d'ali di una farfalla possa provocare un uragano dall'altra parte del mondo". Il film che ha lanciato in alto Asthon Kutcher. Nel Dvd è presente pure un finale alternativo.

03 - L'Esercito delle 12 Scimmie (1995)
"Il futuro può essere tuo, è l'ultima occasione!". Zona podio per un film bellissimo (chi dice che B.Pitt è solo bello?). Il finale vi lascierà a bocca aperta.

02 - Ritorno al Futuro (1985)
Prima parte di una trilogia che ha fatto la storia. Marty McFly (Michael J. Fox) e Dr. "Doc" Emmett Brown (Christopher Lloyd) viaggiano nel tempo con la mitica Delorean.

01 - Terminator 2: Judgment Day (1991)
"Il futuro non è scritto. Il vero fato è quello che ci scegliamo noi". Costosissimo (spesi 94 milioni di dollari, e incassati circa 500 in tutto il mondo) secondo capitolo della saga diretta e pensata da J.Cameron e tutt'oggi caratterizzato da effetti speciali notevoli, è, imho, più di ogni altro, IL film sui paradossi spazio/temporali. Si racconta di un futuro oscuro, cupo, dove le macchine hanno preso il controllo (SkyNet) e combattono contro la razza umana, la stessa razza umana che le ha create. Tuttavia, c'è ancora speranza. Capolavoro.

giovedì 30 agosto 2007

Sicko

Premesse:

- Micheal Moore non mi è mai stato particolarmente simpatico (anche se nel contesto di un messaggio di denuncia e protesta, di riaffermazione di un genere, quello documentaristico, in via di estinzione, lo ritengo un personaggio di tutto rispetto).
- Non sono riuscito mai a terminare la visione di un suo lungometraggio: Bowling for Columbine (2002) non mi era dispiaciuto (surreale la scena dell'apertura del conto in banca con tanto di consegna di pistola) ma Elephant (2003), diciamolo, è un'altra cosa; Fahrenheit 9/11 (2004) bah, che dire...George W. Bush che ascolta le filastrocche dei bambini mentre cadono le Twin Towers...ma stiamo scherzando ? Suvvia !

E' dunque con questo stato d'animo, carico di scetticismo, che mi sono accinto alla visione di questo suo ultimo lavoro, "Sicko". E devo dire, e lo sottolineo subito, che la pellicola non mi sia dispiaciuta, non mi sia dispiaciuta affatto.
Forse non sconvolgente o cmq. non traghettatore di irrivelabili verità, Moore (col suo stile per certi versi unico) riesce tuttavia a cogliere nel segno, a portare alla luce, agli occhi di tutti, quella realtà (quella della sanità americana) che più o meno abbiamo sempre e solo intuito.

Lo fa in modo semplice, grazie al racconto diretto di esperienze (spesso tragiche) di uomini e donne comuni, persone non diverse da noi, attraverso la vita e la morte. Lo fa viaggiando in Europa (Francia, Uk) e anche a pochi passi dal proprio paese (Cuba, Canada), mostrando soluzioni valide e funzionali. Lo fa affondando il coltello nel dramma del 9/11, laddove gli Eroi di Ground Zero sembrano essere stati dimenticati, ricoperti dalle stesse macerie che con immenso spirito di solidarietà erano riusciti a sollevare. Lo fa mostrando i mille cavilli e metodi così assurdi da sembrare troppo sbagliati per essere veri (ma ci sarà pure qualche vantaggio in questo sistema, o no ? e qui devo assolutamente approfondire).

Se ci pensate bene, l'idea di un ospedale <-> ristorante, in cui, se non puoi pagare "il conto", vieni sbattuto fuori, è agghiacciante. Forse per noi, forse per me, è difficile assimilare fino infondo, visto che la cosa non tocca direttamente il nostro piccolo orticello. Tuttavia sarebbe sbagliato non riflettere, non porsi domande davanti ad una realtà che un giorno potrebbe essere anche la nostra. Ed è qui che il film (nonostante il suo tono a volte troppo sensazionalistico/manipolatore e privo di ogni tipo di difesa da parte dell'accusato) riesce a cogliere nel segno: nella capacità di scatenare una riflessione, grande o piccola, di smuovere qualcosa dentro e intorno a noi.

In conclusione da vedere (nelle scuole andrebbe inserito nel programma scolastico), seppure con qualche riserva. Ottima colonna sonora.

La Frase: "If we can find money to kill people, you can find money to help people".
Trailer: Internazionale.

sabato 18 agosto 2007

Visioni Koreane...

Complice l'estate, gli amici al mare, e la quantità arretrata di film da vedere, questi giorni mi son dato (strano, eh?) al Cinema Koreano (rigorosamente in lingua originale e sottotitoli). Vediamo in dettaglio...

I'm a Cyborg, But That's OK
Sicuramente attesa la nuova prova di Park Chan-wook, dopo la splendida trilogia sulla Vendetta. Il regista si cimenta in un genere totalmente diverso (la commedia surreale) e nonostante qualche caduta di tono, da cmq. prova della sua immensa classe. Park mantiene e conferma quel suo stile unico e visionario (accostamenti di colori, invenzioni visive) trasformando una storia tuttosommato semplice in un affresco poetico sulle diversità dei nostri tempi.




The City of Violence
Presentato come fuori concorso a Venezia 2006, Jjakpae (titolo originale) è l'ultima fatica del giovane e molto prolifico Seung-wan Ryoo (ammiratore di Jackie Chan e allievo di Park Chan-Wook). In rete numerose recensioni ne parlano in modo entusiastico e in effetti, si tratta di un ottimo prodotto. 90 minuti adrenalinici (schiaffi, coltelli, botte, calci, sedie e tavoli che volano) che richiamano e citano qua e là (sembra di rivedere Kill Bill) mentre sullo sfondo si staglia la nostalgica storia di 5 amici che si incontrano/scontrano dopo tanti anni, scoprendo che il loro futuro non è quello che avevano immaginato.


Memories of Murder
Sono andato a ripescare questo film del 2003, considerato che (a) alla regia si trova Bong Joon-ho che avevo già ampiamente apprezzato in "The Host" (b) la pellicola viene da più parti consigliata come "uno dei film da far vedere agli amici che si avvicinano per la prima volta al cinema asiatico". Mai consiglio fu più azzeccato.
"Memories of Murder" è un grande, grandissimo film. Uno sguardo cupo sulla Corea di metà anni 80' (il film è tratto da una storia vera) e al contempo un moderno poliziesco che offre molto di più di quello che lascia intravedere (numerosi i livelli di lettura). Regia e fotografia splendide (le scene di pioggia) come anche la struggente colonna sonora (che sembra richiamare Morricone) ad opera di Taro Iwashiro. Bong Joon-ho riesce con facilità disarmante a gestire e unire generi diversi (si ride, si piange, si riflette) e confeziona un finale bellissimo e amaro che non dimenticherete facilmente. Capolavoro.

sabato 4 agosto 2007

V For Vendetta

Dopo una pausa bella lunga (sessione di esame, mare, feste, serate, macello, ergo poco, pochissimo tempo da dedicare al mio spazio) ecco un nuovo post, un nuovo "Ten", il primo in ambito cinematografico.
Oggi ci occupiamo di “Vendetta”, tema da sempre presente nella cinematografia, e caratterizzante una grossa fetta di recenti pellicole provenienti dall'Asia. Di seguito le mie migliori dieci Vendette [si parte lontano dal podio via via a salire verso la posizione n^1] :)





10 - Man on Fire (2004)
Creasy (D.Washington) fa di tutto per proteggere la "propria" bambina.

09 - Sin City (2005)
Il ritorno di M.Rourke nei panni di Marv, vendicatore per amore.

08 - A Bittersweet Life (2005)
Ultimo lavoro del talentuoso regista Koreano Ji-woon Kim [Un giorno di primavera un discepolo guardava alcuni rami che si muovevano al vento. Chiese al suo maestro: “Maestro, sono i rami a muoversi o è il vento?”
Senza neppure gettare uno sguardo a quello che il suo discepolo stava indicando, il maestro sorrise e disse: “Quello che si muove non sono né i rami né il vento. È il tuo cuore, è la tua mente”].

07 - Rambo (1982) / Rocky IV (1985)
Poteva forse mancare il mitico Sly ? Certo che no :) Da John Rambo [“Potevo ucciderli tutti, potevo uccidere te. In città sei tu la legge, qui sono io. Lascia perdere. Lasciami stare o scateno una guerra che non te la sogni neppure. Lasciami stare, lasciami stare”] allo stallone italiano Rocky Balboa che vola in Russia per vendicare il suo amico Apollo [“No, forse non vincerò. Forse l'unica cosa che potrò fare sarà quello di rendergli la vita difficile. Ma per battere me, dovrà riuscire ad uccidermi, e per uccidermi dovrà avere il fegato di stare di fronte a me. E per fare questo, dovrà essere pronto a morire anche lui. E io non so se sia disposto a farlo... non lo so”].

06 - Sleepers (1996)
Michael Sullivan (Brad Pitt), Tommy Marcano (Billy Crudup), John Reilly (Ron Eldard), Lorenzo Carcaterra (Jason Patric). Un Cast stellare (anche De Niro, Gassman, Hoffman) a sorreggerre una storia bellissima, la storia di 4 amici che dopo una stagione di violenze e soprusi, coglieranno il loro momento di riscossa.

05 - Il Gladiatore (2000)
“Mi chiamo Massimo Decimo Meridio (R.Crowe), comandante dell'esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa e avrò la mia vendetta in questa vita o nell'altra”.

04 - Il Corvo (1994)
“Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva, un corvo portava la sua anima nella terra dei morti; a volte però, accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose che l'anima non poteva riposare. Così a volte, ma solo a volte, il corvo riportava indietro l'anima perché rimettesse le cose a posto”. Brandon Lee (Eric Draven) nella pellicola che vide la sua tragica scomparsa.

03 - V For Vendetta (2005)
Gradino basso del podio per V (Hugo Weaving): imprigionato, sfigurato, appassionato ed agguerrito. Meravigliosa la scena della Lettera di Valerie: “Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l'unica cosa che abbiamo...è il nostro ultimo piccolo spazio...all'interno di quel centimetro siamo liberi”.

02 - Kill Bill Vol.1 (2003)
“Per chi è considerato guerriero, durante il combattimento l'annientamento del nemico deve essere l'unica preoccupazione. Reprimere qualsiasi emozione o compassione. Uccidete chiunque vi ostacoli, ancorché fosse Dio, o Buddha in persona. Questo è il cuore dell'arte del combattimento” (Voce fuori campo di Hattori Hanzo). Tarantino e la prima parte del suo capolavoro.

01 - OldBoy (2003)
Ancora Korea, per una prima posizione che non lascia spazio a dubbi. Chan-wook Park e la sua trilogia sulla vendetta [di cui “Old Boy" è il secondo e più conosciuto capitolo] segnano un nuovo standard nel genere. Imperdibile.