Arriverà solo ad Aprile qua da noi, l'atteso Juno. Commedia graffiante e zuccherosa al punto giusto di quel Jason Reitman già apprezzato nell'ottimo Thank You For Smoking. In un certo senso Juno è il vero "caso" della stagione cinematografica in corso: costato solo sette milioni e mezzo di dollari, dallo scorso 7 dicembre (giorno di esordio sul mercato Usa) ne ha racimolati oltre 100 (150 se si sommano anche Uk, Francia, Spagna). Considerato l'effetto Oscar (miglior sceneggiatura originale ad opera di Diablo Cody) e il fatto che in numerosi paesi non sia ancora arrivato (Italia docet) non si fa fatica a credere che possa tranquillamente sfondare il tetto dei 200 milioni. Un incredibile e inaspettato successo dunque, la conferma che con una buona idea non sono necessari investimenti esorbitanti per realizzare un prodotto valido e di grande richiamo (vedi Little Miss Sunshine lo scorso anno).
Juno è la storia di una 16enne (Juno MacGuff - la bravissima Ellen Page) che scopre di essere rimasta incinta del suo miglior amico, lo sfigatello Paulie Bleeker (Michael Cera). La notizia, inattesa e improvvisa, porterà numerosi cambiamenti nella sua vita e in quella di tutte le persone che le gravitano attorno.
Raccontata così in 2 righe, la narrazione potrebbe sembrare oltremodo seriosa e di non facile svolgimento. Ma se Juno ha un pregio assoluto, è proprio quello di riuscire ad affrontare tematiche difficili e scottanti (la crescita, la famiglia, l'aborto, l'adozione, le incertezze...il tutto in riferimento a quanto possa essere difficile gestire tutto ciò a 16 anni) con un tocco delicato e spensierato, quasi fiabesco, riuscendo però allo stesso tempo a restare credibile. Certo, visto da un altro punto di vista, in svariati frangenti, si potrebbe sostenere che si è scelto di non scegliere, di percorrere la strada più semplice non intraprendendone alcuna, forse per non scontentare nessuno e abbracciare la fetta di pubblico più grande possibile. Ma forse è anche giusto che sia così: stiamo parlando in fin dei conti di una commedia, che non ha e non vuole avere chissà quali pretese di verità assolute, lasciando piuttosto che sia lo spettatore ad affrontare un proprio percorso di riflessione di cui i 90 minuti di visione solo solo lo spunto di partenza.
Presto quindi si dimenticano le possibili critiche e ci si lascia trasportare ed anche emozionare da questa piccola grande storia, spaccato di un'america di provincia che nelle sue stranezze, contraddizioni e strampalate pieghe, racconta un pò del complesso mondo in cui viviamo.
Sorpresa.
Trailer e Sito Ufficiale: Internazionale.
Juno è la storia di una 16enne (Juno MacGuff - la bravissima Ellen Page) che scopre di essere rimasta incinta del suo miglior amico, lo sfigatello Paulie Bleeker (Michael Cera). La notizia, inattesa e improvvisa, porterà numerosi cambiamenti nella sua vita e in quella di tutte le persone che le gravitano attorno.
Raccontata così in 2 righe, la narrazione potrebbe sembrare oltremodo seriosa e di non facile svolgimento. Ma se Juno ha un pregio assoluto, è proprio quello di riuscire ad affrontare tematiche difficili e scottanti (la crescita, la famiglia, l'aborto, l'adozione, le incertezze...il tutto in riferimento a quanto possa essere difficile gestire tutto ciò a 16 anni) con un tocco delicato e spensierato, quasi fiabesco, riuscendo però allo stesso tempo a restare credibile. Certo, visto da un altro punto di vista, in svariati frangenti, si potrebbe sostenere che si è scelto di non scegliere, di percorrere la strada più semplice non intraprendendone alcuna, forse per non scontentare nessuno e abbracciare la fetta di pubblico più grande possibile. Ma forse è anche giusto che sia così: stiamo parlando in fin dei conti di una commedia, che non ha e non vuole avere chissà quali pretese di verità assolute, lasciando piuttosto che sia lo spettatore ad affrontare un proprio percorso di riflessione di cui i 90 minuti di visione solo solo lo spunto di partenza.
Presto quindi si dimenticano le possibili critiche e ci si lascia trasportare ed anche emozionare da questa piccola grande storia, spaccato di un'america di provincia che nelle sue stranezze, contraddizioni e strampalate pieghe, racconta un pò del complesso mondo in cui viviamo.
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