venerdì 5 settembre 2008

Not Too Late...

Fondamentalmente ... la classifica 2oo7 andrebbe rivista :D

[2007] Epic45 - May Your Heart Be the Map
_
A oltre un anno dalla sua uscita [Maggio 07] incontro (casualmente) questa seconda prova degli Epic45, duo inglese [Ben Holton e Rob Glover] di cui ignoravo totalmente l'esistenza fino poco tempo fa. Un disco di altri tempi, che lentamente travolge e si insinua sottopelle. Suoni dimenticati, come in una giornata d'estate, tra la luce del sole, gli alberi, la campagna, racconti degli amici, ricordi di un'infanzia che sembrava non avere fine. Una dolce e melodica malinconia, ora ambient, ora chill-out, elettronica, acustica. Musica per librarsi nel vuoto.

[2007] Dakota Suite - Waiting For The Dawn To Crawl Through And Take Away Your Life
_
Canzoni che parlano di nostalgia, di abbandono, di effimeri dolori e illusioni di felicità. Luci soffuse, ritmi rallentati, strumenti appena sfiorati nel dipingere sottovoce le nostre emozioni. Struggente, fragile e poetico, quest'ultimo lavoro dei Dakota Suite non conosce le mezze misure: certe sommesse sonorità o si rifiutano incondizionatamente o si amano perdutamente. Dedicato ai cuori infranti.

[2007] Bat For Lashes - Fur And Gold
_
4 Ragazze di Brighton, guidate dalla magnetica voce dell'anglopakistana Natasha Khan [una sorta di nuova Karen O (ma più carina XD)]: ecco le Bat 4 Lashes, conosciute nella data milanese dei Radiohead (volute da Yorke in persona come gruppo spalla). A tratti ricordano le suggestioni gotiche di Bjork, qualcosa di Patrick Wolf e Tori Amos, come nella splendida Sad Eyes (il pezzo preferito del disco per chi scrive). Fur & Gold è il loro debut album, in attesa del nuovo materiale che dovrebbe arrivare entro fine anno (all'Arena Civica hanno fatto 3/4 pezzi nuovi....uno molto Cure davvero bello).

[2007] Air Formation - Daylight Storms
_
Un disco Shoegaze. Un disco alla Slowdive. E quasi ti sembra di vederli, rivolti sulle loro chitarre, tra echi, riverberi, droni, languidi frammenti di scintillante bellezza. Ci si ritrova rapiti, dispersi, avvolti, e infine annegati in un mare di suono (il Wall of Sound del mai dimenticato LoveLess). Gli inglesi Air Formation, al terzo lavoro, tirano fuori dal cilindro un gran disco. In cui ogni pezzo sembra perfino migliore della precedente. Una chicca che gli amanti del genere non si devono lasciare sfuggire ^^

Nessun commento: