"...La grande mareggiata da Sud del 1962...
...dei tempi passati ricordo un vento che soffiava attraverso i Canyons...era un vento caldo, chiamato Santana, che portava profumi di terre tropicali...aumentava d'intensità prima del tramonto e spezzava il promontorio...
...Io e i miei amici spesso dormivamo in macchina sulla spiaggia e il rumore del mare ci svegliava...e così, all'alba, sapevamo già che per noi sarebbe stata una grande giornata..."
Certe volte capita di voltarsi, di guardare indietro, per riassaporare quell'estate, quel libro, o quella persona. I Ricordi vivono senza tempo, si alimentano di qualcosa che non si tocca e non si vede. A volte i ricordi riempiono le giornate, a volte i ricordi rimangono per sempre tali, scalfiti via via dal procedere delle stagioni, come il mare che accarezza la sabbia. A volte però i ricordi vivono con noi, sono noi e avranno ancora un'ultima occasione per diventare presente, per scaldarci il cuore, in quella nebbia di gioia e lacrime a cui non avremmo potuto comunque rinunciare.
Visto ancora oggi, a 30 anni dall'uscita, "The Big Wednesday" rimane ed è un Classico. Uno di quei Film che tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero vedere. Perchè questo Mercoledì da Leoni è uno di quei rari esempi di vita impressa su celluloide. E' la testimonianza, insieme ad altri Capolavori del periodo, penso al Cacciatore di Cimino o al primo Lucas, quello di American Graffiti, di un epoca, di una generazione, della fine di qualcosa, di un momento che non sarebbe stato più. Come una vecchia fotografia in bianco e nero, oggi sbiadita, ma pur sempre bellissima. E ancor più del Film di Lucas e al pari del Cacciatore [quest'ultimo per motivi diversi], il racconto di J.Milius riesce a scavare un mare intero di emozioni in chi lo guarda, e questo aldilà della portata storico/culturale dell'opera.
E' la storia di 3 amici: Matt, Jack e Leroy. E' la storia delle loro vite, del loro mondo, un mondo fatto di Surf e cose semplici. E' soprattutto la storia di una grande amicizia, che travalicherà le stagioni, gli anni, tra difficoltà, sofferenze, tra chi non sarebbe più tornato [dal Vietnam], e chi, pur tornando, avrebbe visto il suo mondo non tornare. Un' amicizia che, facendo il parallelo con l'altro grande protagonista del Film, il mare, seguirà l'alternarsi delle maree, i venti, e le grandi mareggiate.
...dei tempi passati ricordo un vento che soffiava attraverso i Canyons...era un vento caldo, chiamato Santana, che portava profumi di terre tropicali...aumentava d'intensità prima del tramonto e spezzava il promontorio...
...Io e i miei amici spesso dormivamo in macchina sulla spiaggia e il rumore del mare ci svegliava...e così, all'alba, sapevamo già che per noi sarebbe stata una grande giornata..."
Certe volte capita di voltarsi, di guardare indietro, per riassaporare quell'estate, quel libro, o quella persona. I Ricordi vivono senza tempo, si alimentano di qualcosa che non si tocca e non si vede. A volte i ricordi riempiono le giornate, a volte i ricordi rimangono per sempre tali, scalfiti via via dal procedere delle stagioni, come il mare che accarezza la sabbia. A volte però i ricordi vivono con noi, sono noi e avranno ancora un'ultima occasione per diventare presente, per scaldarci il cuore, in quella nebbia di gioia e lacrime a cui non avremmo potuto comunque rinunciare.
Visto ancora oggi, a 30 anni dall'uscita, "The Big Wednesday" rimane ed è un Classico. Uno di quei Film che tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero vedere. Perchè questo Mercoledì da Leoni è uno di quei rari esempi di vita impressa su celluloide. E' la testimonianza, insieme ad altri Capolavori del periodo, penso al Cacciatore di Cimino o al primo Lucas, quello di American Graffiti, di un epoca, di una generazione, della fine di qualcosa, di un momento che non sarebbe stato più. Come una vecchia fotografia in bianco e nero, oggi sbiadita, ma pur sempre bellissima. E ancor più del Film di Lucas e al pari del Cacciatore [quest'ultimo per motivi diversi], il racconto di J.Milius riesce a scavare un mare intero di emozioni in chi lo guarda, e questo aldilà della portata storico/culturale dell'opera.
E' la storia di 3 amici: Matt, Jack e Leroy. E' la storia delle loro vite, del loro mondo, un mondo fatto di Surf e cose semplici. E' soprattutto la storia di una grande amicizia, che travalicherà le stagioni, gli anni, tra difficoltà, sofferenze, tra chi non sarebbe più tornato [dal Vietnam], e chi, pur tornando, avrebbe visto il suo mondo non tornare. Un' amicizia che, facendo il parallelo con l'altro grande protagonista del Film, il mare, seguirà l'alternarsi delle maree, i venti, e le grandi mareggiate.
Il Film è un inno alla vita, è il "crescere" dei suoi protagonisti a cavallo tra anni 60' e 70'. E' un inno a valori spesso dimenticati, al credere, anche quando credere sembra impossibile. Ed è probabilmente anche il miglior film di Surf mai fatto, seppur quest'ultimo sia solo elemento catalizzatore di qualcosa di ben più grande. Rimane nel nostro cuore, in un turbinio caldo e intenso, come l'arrivo di quel giorno tanto atteso, che vedrà i 3 amici di sempre ritrovarsi di nuovo, per un' ultima, grande, cavalcata. Come a salutare, a dire questa è stata la nostra epoca, adesso possiamo lasciare il passo a chi verrà dopo di noi. Un addio, forse. O magari solo un arrivederci. Con il nodo in gola di un abbraccio nostalgico che continua, ancora adesso.
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